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Visualizzazione dei post da 2016

La missione del prete

Qui di seguito inserisco la bozza del primo capitolo intitolato " La missione del prete ", tratto dal volume " Il prete visto dai giovani ". Per motivi tecnici non sono state inserite le relative tabelle. La missione del prete Quale dovrebbe essere la missione di un prete? A parte i 5 studenti che non hanno dichiarato il proprio genere, dalle risposte offerte da 516 ragazzi (169 maschi e 347 femmine) abbiamo che circa il 56% dei soggetti convolti ritiene che la missione di un prete debba essere quella di aiutare le persone ad avvi-cinarsi a Dio. In particolare, tale opinione è più marcata nelle ragazze (59%) e meno nei ragazzi (50%). Nel confrontare i dati ricavati col questionario si nota che tale opinione è fatta propria anche dal 46% degli studenti che hanno dichiarato di non essere mai entrati in una chiesa negli ultimi dodici mesi. Quindi, anche un rilevante numero di studenti che è distante sia dalla partecipazione ai riti che dalla vita ecclesiale, ri

Ai poveri togliamo tutto: dignità e corpo

Oggi Televideo riporta la notizia di un trafficante di essere umani: ai magistrati italiani ha raccontato i crimini commessi e ha riferito anche della tragica fine che facevano le persone che non avevano il denaro per pagare il viaggio della disperazione, ovvero dopo una morte violenta dai loro corpi venivano prelevati organi da custodire in borse termiche per poi essere venduti. Nessuna pietà, nessun rispetto per la persona considerata "carne da macello" a tutti gli effetti. I magistrati e le forze dell'ordine hanno chiarito che la testimonianza di questo criminale dev'essere ancora verificata e che sarà difficile far emergere la verità, in quanto le uccisioni e lo sciacallaggio degli organi avveniva in territorio libico. Non voglio entrare nel merito della vicenda e schierarmi tra coloro che credono verosimile questa storia oppure illudermi che si tratti solo di cose inventate: il commercio degli organi umani esiste e purtroppo esiste grazie a medici senza scrupoli

Chi è razzista?

Tra le parole che molti di noi usano a sproposito va menzionato anche il termine "razzista". Spesso, infatti, diamo del "razzista" a persone che esprimono opinioni diverse dalle nostre, ma non per questo possono essere definiti tali. Il "razzista" è colui che crede di appartenere a un gruppo sociale o etnico superiore ad un altro, soprattutto sotto il profilo biologico e anche intellettuale. Da questa presunta superiorità scaturisce la sua convinzione di poter dominare su un altro essere umano considerandolo inferiore, confinandolo in un ghetto, costringendolo a fare lavori faticosi ed impedendogli di accedere a determinati servizi sociali (pensiamo all'istruzione, alle cure mediche, ecc.). Nel secolo scorso agli statunitensi di origine africana veniva impedito, ad esempio, anche l'uso dei mezzi pubblici e l'accesso a determinati locali proprio per questioni di carattere razzista. Il razzista, dunque, è un soggetto che persegue ed attua delle

USA, chi deve garantire la sicurezza dei cittadini?

Le sparatorie che si registrano negli Stati Uniti d'America (USA) sono praticamente quotidiane, e i media italiani ne parlano solo quando si registra un considerevole numero di vittime. Sono sparatorie che si verificano soprattutto per una spropositata diffusione di armi da fuoco, e il fatto che la legittima difesa sia contemplata nella Carta costituzionale di questo Paese non giustifica l'acquisto e la detenzione di armi che - per il loro considerevole volume di fuoco - dovrebbero appartenere solo ed esclusivamente alle Forze armate. A parte il fatto che spetta alle forze di polizia garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini di ogni Paese che si dichiari civile, la legittima difesa si potrebbe comunque assicurare avendo una modesta pistola utile ad allontanare uno o più malviventi dalla propria abitazione: è inconcepibile, a mio avviso, che negli Stati Uniti i singoli cittadini possano munirsi di armi con un potenziale di fuoco capace di respingere gli attacchi

Il nazismo si combatte con i valori della nostra Carta costituzionale

Anche il recente commento che Matteo Renzi ha espresso in merito ad una iniziativa editoriale portata avanti da un giornale che ha offerto una copia di un libro scritto da Adolf Hitler, dimostra come il nostro Presidente del Consiglio abbia una pessima opinione dei propri concittadini. Non è leggendo "La mia battaglia", libro scritto da Hitler, che si diventa nazisti. La censura ha sempre avuto un effetto disastroso! Personalmente sono fermamente contrario all'ideologia nazista, ma credo che censurare libri del genere si traduca poi nell'autorizzare i posteri a censurare i libri dei propri avversari politici. Se Matteo Renzi e Laura Boldrini volessero veramente contrastare l'ideologia nazista, e con essa tutti i totalitarismi, allora si diano da fare per tutelare la nostra Carta costituzionale anziché svilirla così come hanno intenzione di fare.

Il dono dell'amicizia tra un sacerdote e una laica

Poche ore fa è stato chiuso in tipografia la seconda ristampa del volume " Il dono dell'amicizia ", a firma di don Olivo Bolzon e di Marisa Restello . Qui di seguito la presentazione scritta dai due Autori che descrivono la propria quotidianità vissuta insieme all'insegna del dono del celibato e del sacerdozio. Presentazione È l’occasione per ringraziare i nostri lettori che hanno accolto questa semplice testimonianza sincera e gioiosa e tanti altri che ce l’hanno chiesta e desiderano partecipare a un dono prezioso per tutti, oggi soprattutto. Proprio in questi giorni un caro amico è venuto a trovarci e a leggere insieme un piccolo brano che, secondo lui, era il centro del messaggio. Insieme abbiamo constatato che il cammino della liberazione non è né un fatto di bravura, né una via tracciata e uguale per tutti. La relazione uomo-donna diventa sempre più liberante nella misura in cui va oltre ogni problematica e si fa comunione. Pensando alla comunione, per noi

Ancora una strage di donne

Un'agghiacciante notizia arriva da Mosul (Iraq) e riguarda la morte di diciannove ragazze curde bruciate vive in una piazza cittadina. A compiere questo orribile delitto sono stati i miliziani dell'Isis che hanno voluto punire le giovani donne perché si erano rifiutate di accettare la terribile condizione di schiave dei miliziani del Califfato. Di fronte a questa strage cosa faranno ora i Capi di Stato delle cosiddette nazioni civili?

Il Parlamento tedesco riconosce la tragedia degli Armeni

Recentemente, e con una larga maggioranza, il Parlamento tedesco ha approvato una mozione che riconosce l'olocausto armeno, ovvero la strage dei cristiani di nazionalità armena uccisi in Turchia nel 1915 per mano dei soldati ottomani. Secondo alcuni storici durante la Prima guerra mondiale sarebbero stati assassinati tra gli 800mila ed un milione e mezzo di armeni, tra bambini, donne, anziani e uomini adulti. Molti gli armeni morti per le torture, la fame e le malattie durante la prigionia e l'esodo forzato verso i luoghi di sterminio. Secondo alcune fonti delle donne armene sarebbero state addirittura crocifisse. Da parte del Parlamento tedesco si tratta di un riconoscimento fondamentale nei confronti delle vittime e anche per ricordare che stragi del genere possono sempre verificarsi se non si coltiva la memoria. Poco importa se il governo turco e il presidente Erdogan abbiano definito come errore storico la decisione del Parlamento tedesco di votare la mozione: la Turchia h

L'Italia invecchia

E' stato più volte evidenziato che in Italia non si riesce ad elaborare una politica di autentico sviluppo, capace di far sì che il nostro Paese possa affrontare e superare le sfide del futuro. I nostri politici - e ciò purtroppo riguarda tutti e al di là del colore ideologico - si cimentano a mettere in campo politiche per affrontare la quotidianità e le emergenze che di volta in volta i media ci propongono. Ma qual è il vero problema della nostra Nazione? Ci troviamo di fronte ad un calo demografico che fa paura e che costringerà le future e sottili generazioni a lavorare e a mantenere un poderoso e spesso esercito di anziani. Il recente rapporto Istat pone ancora una volta l'attenzione sul fatto che l'Italia "invecchia", che ci sono meno nascite e che donne e uomini tendono a sposarsi sempre più tardi. Secondo l'Istat il 70% dei ragazzi (25-29 anni) e il 54,7% delle ragazze (25-29 anni) vive ancora in famiglia, perché non ha una seria occupazione lavorativ

Bagnasco interviene sui problemi dell'Italia

In effetti è difficile dare torto al card. Bagnasco quando afferma che "Troppe energie ed enfasi [sono] profuse per le unioni civili mentre i problemi della gente sono altri", come la disoccupazione, la sanità malata, la giustizia negata e le nuove emergenze sociali. Mentre c'è chi si uccide perché non ha un lavoro oppure muore lentamente perché non ha i soldi per curarsi, il Partito democratico guidato da Matteo Renzi si è occupato di far approvare una legge sulle unioni civili che, secondo Bagnasco, "sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio" e che l'utero in affitto sarà "il colpo finale" alla famiglia. Personalmente, credo che il vero problema dell'Italia sia la denatalità, il calo demografico che, a breve, si tradurrà nel dare un peso che le future generazioni non potranno sostenere... e come sempre, tutto ricadrà sulla famiglia, su quell'insieme di persone che dovranno farsi carico di crescere figli, di accudire familiari mal

Se l'arbistro fischia...

Ieri a Monigo di Treviso ho assistito ad una partita di calcio tra "Nervesa" e "Indomita" (esordienti nati nel 2004), e ad un certo punto un ragazzino del "Nervesa" ha "buttato" la palla in calcio d'angolo. L'arbitro non ha visto bene perché c'erano in zona diversi calciatori e ha fischiato in favore del "Nervesa". Il piccolo giocatore del "Nervesa", però, si è rivolto all'arbitro e ha detto: "Sono stato io a buttare il pallone fuori col ginocchio". Di fronte a questa leale ammissione, pare che l'arbitro abbia risposto dicendo che oramai lui aveva fischiato e assegnato la palla al "Nervesa" e non si poteva fare diversamente. La questione ha lasciato perplessi diversi genitori presenti alla partita: che messaggio si dà ai ragazzini dicendo, in sostanza, che bisogna "rispettare" una decisione anche se sbagliata? Non sappiamo - e poco dovrebbe interessarci - se questi ragazzini u

Preti e giovani

Si punta sui giovani per sperare in una società migliore e meno corrotta, più attenta alle esigenze delle persone socialmente deboli, meno consumistica e più ecologica, e tanti giovani sono disposti a formarsi, a sforzarsi di capire quali sono i veri problemi della società e quali le possibili soluzioni. E in questo lavoro di conoscenza e formazione i ragazzi cercano di avere dei validi punti di riferimento: persone adulte che sappiano indirizzarle e, soprattutto, che dimostrino di essere coerenti nel fare ciò che dicono. Da un'indagine che ho condotto tra 521 studenti delle scuole medie superiori emerge come i giovani non siano interessati alla figura del prete visto come un uomo che vive da solo in canonica, senza aver maturato una significativa esperienza lavorativa, lontano dalla quotidianità delle famiglie del proprio quartiere e “obbligato” a contenersi nella dimensione affettiva e sessuale. I giovani, però, per la propria crescita personale sono alla ricerca di persone c

Avremo un referendum sulle "unioni civili"?

La nostra Carta costituzionale ci pone tutti sullo stesso piano al di là della propria razza, ceto sociale, religione, sesso e credo politico, ma è chiaro che per poter beneficiare dei diritti bisogna anche avere dei precisi requisiti. Con la nostra Carta costituzionale si pone anche l'accento sulle fasce sociali più deboli e meno difese come, ad esempio, i bambini. Sinceramente non comprendo l'entusiasmo che Matteo Renzi ha espresso in occasione dell'approvazione della Legge sulle cosiddette "unioni civili", e spero vivamente che si arrivi al referendum con i gruppi parlamentari che hanno promesso di attivarsi per bocciare almeno alcuni articoli della legge approvata ieri.

Nemici o avversari?

Villorba - Oggi su "La Tribuna" di Treviso è stata pubblicata la lista dei candidati consiglieri che sostengono il candidato sindaco Gianfranco Perali (" VivaVillorba "), in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Villorba il prossimo 5 giugno. Tra i candidati consiglieri ci sono anch'io e il giornalista Federico Cipolla mi ha indicato come il "nemico" n. 1 dell'attuale sindaco Marco Serena (" Lega nord "). La cosa mi ha fatto un po' riflettere perché più che parlare di "nemici" bisognerebbe definirci "avversari": non serbo rancore nei confronti del signor Marco Serena, anche se contro di me ha presentato una querela che non stava né in cielo, né in terra, tanto è vero che è stata subito archiviata dai magistrati che l'hanno esaminata. E' vero che, a mio avviso, l'attuale sindaco Serena non ha fatto praticamente nulla di buono per la comunità di Villorba, ma non è il caso che qualcu

Garantire la pace superando la concezione dei "blocchi contrapposti"

Garantire la pace nel mondo è una priorità che tutti i Capi di Stato dovrebbero avere. Senza la pace non si possono garantire i diritti civili, produrre alimenti per sfamare le nazioni, tenere aperte le scuole e gli ospedali. Spero che l'appello lanciato oggi dal presidente russo Vladimir Putin che si è detto pronto a lavorare affinché venga realizzato un moderno sistema di sicurezza non basato su "blocchi contrapposti", venga accolto e fatto proprio dai Capi di Stato, in modo particolare da quello statunitense e da quelli europei che molto possono fare per eliminare la fabbricazione e il commercio di armi, nonché per garantire la stabilità dei governi africani ed asiatici interessati a promuovere il bene dei propri popoli. A mio avviso, ogni Stato - anche i più piccoli del mondo - dovrebbero essere messi in condizione per raggiungere l'indipendenza alimentare, energetica e farmaceutica, così da procedere per garantire i diritti di tutti propri cittadini, al di là

Donne sì, madri no

Oggi su Televideo rai è stata pubblicata una notizia relativa alle donne italiane che - soprattutto in questi ultimi anni - incontrano difficoltà sempre maggiori per avere figli. "Le trentenni di oggi - si legge - sono le protagoniste di quelle che gli esperti chiamano "trappola demografica": si rischia di perdere una potenziale madre ogni cinque". Lo scorso anno nel nostro Paese sono nati 478mila bambini, un numero insufficiente in quanto la soglia minima per sopravvivere al declino demografico è quella di 500mila nati all'anno. Purtroppo in Italia mancano delle politiche per sostenere la famiglia, e ci si orienta a fare politiche utili a tamponare le emergenze quotidiane. Manca la lungimiranza di elaborare un progetto a favore delle nuove generazioni, e non mancano politici che ritengono di eludere questo problema puntando sui flussi migratori.

Turchia, libertà per i giornalisti

In Turchia il direttore ed il caporedattore di un giornale sono stati condannati a cinque anni di carcere, perché colpevoli di aver documentato la consegna di armi ai criminali dell'Isis da parte dei Servizi segreti turchi. Per la Giustizia turca i due giornalisti avrebbero "rivelato segreti di Stato". Ciò che sta avvenendo in Turchia è inaccettabile: solo cento anni fa i turchi hanno sterminato un milione e mezzo di armeni, cosa che ancora oggi negano, ed ora consegnando armi ai criminali dell'Isis stanno attivamente collaborando allo sterminio del popolo siriano. Spero che la Comunità europea e le Nazioni unite facciano tutte le pressioni sia per bloccare il flusso di armi dalla Turchia all'Isis che per ottenere la liberazione dei due giornalisti.

I vitalizi agli ex parlamentari

Solo per il 2016 i nostri ex parlamentari ci costeranno 193 milioni di euro: una cifra, questa, che sarà divisa tra circa 2600 soggetti che godono di un vitalizio. E' una situazione inaccettabile e vergognosa, perché oltre a costarci in maniera spropositata rappresenta un autentico schiaffo a chi ha diritto a ricevere una pensione dignitosa dopo decenni di lavoro trascorso nelle fabbriche, negli uffici e nei cantieri edili. Anni fa si pensava che aumentando gli stipendi dei politici e dei dirigenti statali, si gettassero le basi per eliminare o almeno ridurre la corruzione negli ambiti degli appalti, dei concorsi pubblici e della gestione del denaro pubblico. In realtà, sembra che col conferimento dei cosiddetti stipendi d'oro, e relative pensioni, sono state solo incoraggiati gli "appetiti" di quanti non hanno il senso della comunità e si comportano da veri predoni nei confronti del denaro pubblico, incuranti di quanti si suicidano perché non hanno un lavoro, perché

Chi deve sfamare i poveri?

Prendo spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato che "Il fatto - ovvero il furto di alimenti - non costituisce reato", in quanto non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per "far fronte" alla "imprescindibile esigenza di alimentarsi". La Suprema Corte era stata chiamata ad esprimersi su un giovane senza fissa dimora che in un supermercato aveva "sottratto" una confezione di wurstel ed una di formaggio per il valore di quattro euro. Non è il caso di entrare nel merito di questa sentenza, quanto piuttosto di prendere atto - per l'ennesima volta - che ci troviamo in un Paese che da un lato sperpera ricchezze distribuendo stipendi e pensioni d'oro a chi si preoccupa solo di "galleggiare", dall'altro da' lo stretto necessario a quelli che lavorano e che remano per mantenere la nostra società in piedi. Infine, ci sono i figli di nessuno: quelli c

Giustizia per Fortuna Loffredo

Mi auguro che Sergio Mattarella , Presidente della Repubblica italiana, accolga quanto prima l'invito della signora Mimma Guardato , mamma della piccola Fortuna Loffredo , a visitare il parco Verde di Caivano. "Ringrazio il Presidente della Repubblica - ha detto la signora Guardato - che ha preso a cuore la storia di mia figlia Fortuna, e vorrei che mi venisse a trovare, qui, nel parco Verde, dove abito, per vedere come viviamo in questo quartiere, giorno per giorno ". La piccola Fortuna (anni sei) fu uccisa il 24 giugno del 2014 e recentemente Mattarella aveva sollecitato un'inchiesta rapida, ampia e severa. Mi auguro che da questa vicenda si apra un dibattito serio sotto tutti gli aspetti (sociali, culturali, giuridici, ecc.) utili a debellare o almeno a ridurre sensibilmente l'odioso reato della pedofilia, che sconvolge le vittime e i loro cari.

Olivo Bolzon, Il prete visto dai giovani

Propongo, qui di seguito, la prefazione che Olivo Bolzon ha preparato per il volumetto " Il prete visto dai giovani ". Prefazione di Olivo Bolzon Ritengo importante leggere e far conoscere questo lavoro che il dott. Carlo Silvano ha curato interpretando in maniera molto diligente e attenta la percezione che un bel gruppo di giovani ha della figura del prete. E’ un’indagine accurata e anche notevole sia per il numero degli intervistati, sia per le risposte che questi giovani, appartenenti a quattro istituti di scuole medie superiori di Treviso, danno al questionario. Il resoconto è il risultato di un dialogo impegnativo cui i giovani hanno risposto con serenità. La lettura diventa così un dialogo che non solo incuriosisce ed avvince, ma che si fa anche sempre più interessante, tanto che confesso di averlo letto dalla prima all’ultima parola tutto di seguito. E’ un dialogo perché al lettore vengono date risposte personali e di gruppo degli intervistati e si

Il prete visto dai giovani

Ancora qualche settimana e il volume " Il prete visto dai giovani " sarà reperibile in tutte le librerie italiane, nonché in formato digitale con YouCanPrint.