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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Giulio Vignoli, Il monte Bianco appartiene anche all'Italia

( prof. Giulio Vignoli ) GENOVA -  In merito alla polemica accesa dalle autorità francesi che pretendono di estendere la propria sovranità su tutta la cima del monte Bianco, abbiamo chiesto l’autorevole parere del prof. Giulio Vignoli, già docente di Diritto internazionale all’Università di Genova, esperto dei trattati stipulati dalle autorità italiane e francesi nel 1860 e nel 1947, autore di numerosi volumi dedicati anche all’italianità di Nizza Marittima e della sua contea e socio dell’Associazione culturale “Nizza italiana”. Prof. Giulio Vignoli, in questi ultimi tempi le autorità francesi hanno di nuovo acceso le polemiche sul confine nella zona del monte Bianco, sostenendo che la cima ricada per intero sotto la loro sovranità. Quali sono le sue considerazioni? C’è un accordo italo-francese che stabilisce come la cima appartenga ai due Stati. La Francia ritiene la Repubblica Italiana una ameba e non ha tutti i torti. Ricordiamoci che la Francia vuole estendere il proprio confine m

Silvia Barbisan, Troppa miseria umana sulle nostre strade

( avv. Silvia Barbisan ) VILLORBA – “ Quando con l’auto percorro la strada statale Pontebbana e noto delle ragazze che si prostituiscono, davanti a questa miseria umana provo una tristezza infinita: è evidente che queste donne si vendono perché spinte dalla disperazione oppure perché sono sfruttate da criminali senza scrupoli ”. A parlare è l’avvocato   Silvia Barbisan   che dal 2011 al 2020 è stata – a parte una breve parentesi come Presidente del Consiglio comunale – Assessore nella Giunta municipale di Villorba e ha accettato di rilasciare l’intervista che segue. Avvocato Silvia Barbisan, dal 2011 ad oggi il Consiglio comunale di Villorba ha mai affrontato il problema della prostituzione sulle nostre strade?  Non abbiamo mai preso in gran considerazione il problema. In qualche occasione è stata avanzata la proposta di installare dei cartelli che potessero scoraggiare la presenza di clienti e prostitute, ma in pratica ci si è fermati al mero controllo del territorio e a monitorare la

Stefano De Longhi, Vi presento la figura professionale del "Covid traveller"

(Stefano De Longhi)   TREVISO. «“Covid traveller”   significa letteralmente  “Viaggiatore covid”,  il viaggiatore in questo periodo di emergenza Covid: una nuova figura professionale nata sull’altrettanto nuova figura professionale del  “Covid manager”». A parlare è  Stefano De Longhi  che spiega come è nata l’idea che ha fatto nascere questa nuova professione. «E’ da febbraio 2020 che sto monitorando questo virus e, un po' come tante persone, pensavo che sarebbe passato come tutti gli ultimi virus che ci sono stati. Poi, però, ci hanno messo in isolamento nei mesi di marzo, aprile e maggio e allora ho cominciato a capire che questo virus non era affatto come gli altri. A giugno hanno poi riaperto, ma osservavo che le persone intorno a me erano molto spaventate, preoccupate per non dire terrorizzate da questo virus, e così a riflettere su come potevo rivelarmi utile per la comunità, cioè come potessi apportare il mio contributo. Avevo cominciato a sentire di aziende che stavano in