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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Lettera al presidente Sergio Mattarella in merito alla Direttiva europea 2012/29/UE del 25 ottobre 2012

Ill.mo signor Presidente della Repubblica Italiana, prof. Sergio Mattarella Confidiamo in Lei affinché con la Sua autorevolezza possa indirizzare l’attenzione del Parlamento su una questione che ci sta particolarmente a cuore: la violenza sulle donne e la necessità che lo Stato proceda a sostenere – sotto tutti gli aspetti – le persone vittime di stupri. Come è noto, nel nostro Paese sta aumentando il numero di soggetti – sia italiani che stranieri – che sono nullatenenti e nullafacenti e, purtroppo, tra queste persone non manca chi commette inaudite violenze sulle donne. Violenze che in molte situazioni – e a causa dell’indigenza dello stupratore – non possono essere in alcun modo risarcite sotto il profilo economico. Lo stupro – come Lei può immaginare – segna indelebilmente una donna lasciando nella sua anima una ferita che difficilmente potrà guarire: il risarcimento economico può servire a ben poco, allora, soprattutto se l’aggressore non “paga il proprio conto con l

De cuius, ultima fatica letteraria dell'avvocato Agostino La Rana

In questi giorni ho terminato l'impaginazione dell'ultimo romanzo di Agostino La Rana. Il libro si intitola " De cuius " e nelle prossime settimane sarà disponibile nella piattaforma digitale YouCanPrint. ecco la sinossi : L’avvocato Carotenuto riceve dal Comune di Agerola l’incarico di partecipare a una causa davanti al tribunale amministrativo. La causa è stata promossa dal signor Michele Coppola, il quale, nella sua veste di discendente dei fratelli Cesare e Vittorio Coppola, aveva chiesto al Comune d’intitolare una strada ai suoi avi, morti nel 1943. Dal rifiuto del Comune, motivato dalla controversa memoria dei fratelli Coppola (soldati arditi prima e criminali di regime poi), era scaturito il ricorso al tribunale. Approfittando di un suo viaggio di lavoro a Roma, l’avvocato decide d’incontrare il suo amico Armando Cozzolino, trasferitosi presso l’Ufficio Storico dell’Arma dei Carabinieri, al quale chiede di cercare eventuali rapporti dell’Arma sui fratelli

Una pagina de "Il bambino e l'avvoltoio"

Da "Il bambino e l'avvoltoio" ho tratto questa pagina: Il bambino stette zitto, faceva fatica a parlare e l'avvoltoio si guardò un po' in giro, tanto per distrarsi. Da diversi mesi il rapace aveva iniziato a volteggiare nel cielo del piccolo villaggio e di tanto in tanto scendeva per mangiare: un tempo in questo luogo la vita era rigogliosa con gli uomini che lavoravano la terra e si prendevano cura delle bestie, mentre le donne si occupavano dei piccoli lavori domestici. Un tempo c'erano tanti adolescenti e bambini che giocavano attorno al villaggio, e un tempo, in questo luogo, non c'era nulla da mangiare per gli avvoltoi, perché la vita era florida e la morte degli uomini e delle bestie veniva rispettata. Da qualche anno, però, le cose erano cambiate con l'arrivo di uomini armati che in una prima incursione avevano ucciso alcuni anziani e si erano portati dietro diversi ragazzi da utilizzare come piccoli soldati. E così sul villaggio era calata