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Visualizzazione dei post da 2022

Eva Sala Gutierrez: sono innamorata del karate!

Si chiama   Eva Sala Gutierrez  ( nella foto a dx )  e lo scorso 13 novembre, a Pontevigodarzere (Padova), ha ottenuto una meritata cintura nera - 1° Dan. Attualmente la   dott.ssa   Eva   Sala Gutierrez   frequenta l’Asd Studio Karate Ju-Jitsu 2002 di Villorba, fondata e presieduta dal   cav. Sergio Collodet , ma ha iniziato a praticare karate nel 1984 quando non aveva ancora sei anni. “ Ho iniziato   - riferisce Eva Sala Gutierrez -   a praticare arti marziali insieme a mio fratello  quando avevo  circa  sei  anni,  mentre mio fratello ne aveva quattro,  cioè l’età minima per frequentare una palestra di karate. Anche lui ha raggiunto il grado di cintura nera ”. Chi ti ha fatto conoscere il karate? Data la nostra giovane età io e mio fratello non siamo stati noi a scegliere di praticare le arti marziali, ma i nostri genitori. C osa spinse i  tuo i genitori a iscrivere  te  e  t uo fratello ad una società di arti marziali? La scelta   dei nostri genitori   si fondava su tanti buoni   m

Una meritata cintura nera (1° Dan) per Mirko Morandin

Pontevigodarzere (Padova)   – Dopo ben quattordici anni di allenamenti e sacrifici, per   Mirko Morandin (nella foto è il primo a sx ) , classe 2002, arriva la “ cintura nera 1° dan ”. Mirko ha iniziato a praticare il karate quando aveva sette anni presso la palestra dell’ Asd Studio Karate Ju-Jitsu 2002  di Villorba, guidata dal   cav. Sergio Collodet   e da   Monica Mano .   « Quando ero bambino   – racconta Mirko –   mia nonna mi  invitò a  guardare il film   “Karate kid”:   ebbi subito il desiderio di pro vare  questa disciplina sportiva   che mi piacque immediatamente. Dopo le prime lezioni  avevo già capito che era quello che volevo fare:  l e arti marziali insegnano prima di tutto ad aprire la mente verso nuovi orizzonti e ad essere leali e rispettosi nei confronti del prossimo, questo è l'insegnamento che mi è rimasto più impresso e che tuttora  considero valido e che cerco di applicare nella mia quotidianità » . Per Mirko Morandin, dunque, il valore della lealtà è fondamen

Reddito di Cittadinanza e "Navigator"

Anche in questi ultimi giorni si parla di Reddito di Cittadinanza (RdC) e del futuro dei cosiddetti “navigator”, i quali hanno vinto un concorso pubblico per aiutare i percettori del RdC a trovare un lavoro. Le polemiche che sono divampate attorno al Reddito di cittadinanza sono dovute al fatto che molti soggetti hanno percepito indebitamente questo aiuto da parte dello Stato, e molti truffatori sono stati scoperti dalle Forze dell’Ordine che hanno portato alla luce illeciti per milioni e milioni di euro. È giusto indignarsi di fronte a queste truffe e occorre porsi qualche domanda. In primo luogo, per percepire il RdC occorreva dimostrare di avere una serie di requisiti che dimostrassero l’effittivo stato di bisogno del richiedente, ed evidentemente non sono stati effettuati i dovuti controlli. In secondo luogo, i cosiddetti “navigator” avevano il compito di aiutare e controllare che i percettori del RdC si adoperassero per cercar si un lavoro. L’idea di fondo del sussidio risie

L'ossimoro creativo di Carlo Silvano, recensione a cura di Antonella Bianchi e Claudio Spina

    Si fa un gran parlare della questione carceraria pur avendo approssimative conoscenze della vita quotidiana in carcere e risultano pressoché sconosciute quelle riferite ai ragazzi minorenni. Il tema del carcere nelle menti dei più è rimosso, già l’idea spaventa ed è percepito come sofferenza unitamente al senso di vergogna. Con il metodo dell’inchiesta Carlo Silvano presenta la condizione dei giovani ospitati dall’ Istituto penale per i minorenni del Triveneto, a Treviso e, con garbo, riordina i timori. Il titolo del libro, un ossimoro composto da due parole, è ermetico: liberi - esprime il desiderio, l’aspirazione e l’altra, reclusi – la sintesi della condizione di vita. Sobrio nel linguaggio, le pagine non sono bagnate da lacrime o risentimenti; dà risalto, invece, ai vari attori: gestori, operatori, volontari, cappellano, sacerdoti, medici oltre ovviamente ai minori in stato detentivo. Non manca il rigore scientifico quando presenta drammi, speranze, dinamiche relazi

Gastone Martorel, è importante riportare la pace tra Russia e Ucraina

FONTANAFREDDA (PN) - Chi ha visitato la regione del Donbass si è potuto rendere conto che la maggioranza della popolazione locale si considera russa e parla il russo anche se ha origini ucraine. Il territorio di questa regione è ricco di miniere e industrie particolarmente attive nella lavorazione dei metalli e produzione di impianti ed attrezzature di ogni tipo, dai treni agli aerei ai reattori nucleari alle turbine. Sotto il profilo economico, e prima dell’invasione dei militari russi (febbraio 2022), questa regione rappresentava una delle ricchezze dell’Ucraina, ma se nel Donbass si produceva e si versavano le tasse al governo centrale, la capitale Kiev rappresentava il centro dello spreco e della corruzione. “ Solo pochi anni fa – racconta l’imprenditore Gastone Martorel (in foto), a capo di un’affermata azienda operante nel settore delle apparecchiature per il riscaldamento delle fabbriche – ho visitato Kiev per ragioni di lavoro, e se da un lato ho visto la ricche

Presentazione del libro "Ciò che resta di un sogno"

  Villorba (Treviso) – Domenica 2 ottobre nella Casa della Comunità si è svolta la presentazione del volume “ Ciò che resta di un sogno ”, scritto dal prof. Lorenzo Morao e arricchito con le poesie di Maria Barbisan e con le opere pittoriche di Lorenzo Viola . L’evento culturale è stato promosso dalla parrocchia dei “Santi Fabiano e Sebastiano” guidata dal parroco don Paolo Scattolin col sostegno del Circolo di lettura “Matilde Serao” . A presentare gli autori del volume è intervenuta la poetessa Adriana Michielin (circolo “Matilde Serao”) che ha sottolineato come, mettendo insieme i propri talenti, gli autori “hanno unito il loro modo di cogliere, di sentire e di riportare alla luce quella realtà che ha fatto parte del passato”.     ( nella foto: Adriana Michielin (a sx), Maria Barbisan (al centro) e Lorenzo Morao ).   Qui di seguito viene riportato parte dell’intervento di Adriana Michielin. Il volume riporta modi di vivere nei paesi, nelle nostre campagne negli anni Cinqu