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Visualizzazione dei post da 2019

Libertà di parola per tutti (preti compresi!)

Il libro “ Gesù è più forte della camorra ”, di don Aniello Manganiello, offre tante pagine che fanno riflettere come, ad esempio, quelle dedicate al silenzio stampa che certi vescovi impongono ai preti della propria diocesi. Don Aniello si sofferma sul 1996, un anno che ha visto diverse tragedie verificarsi nella periferia di Napoli nord dovute soprattutto all’abbandono e all’incuria del territorio da parte degli amministratori municipali.  La morte di diverse persone scatenò la nascita di proteste e di denunce da parte della comunità civile, che ebbe il sostegno dei parroci. Questi ultimi, per la loro attività pastorale e per la costante presenza sul territorio, conoscono molto bene le problematiche locali e i disagi della popolazione e quindi, proprio grazie a queste loro conoscenze e sensibilità, rappresentano dei validi punti di riferimento per quanti portano avanti precise istanze e richieste. Nel 1996-1997 l’allora Sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, non fu capace di dare

Un libro dedicato a tutte le "Scampia" d'Italia

Ieri sera ho conosciuto don Aniello Manganiello: ho avuto modo di ascoltarlo ad un incontro pubblico svoltosi nella Casa della Comunità di Villorba (Treviso), e sono rimasto colpito dalla sua semplicità nel presentare la propria testimonianza di prete impegnato - alla luce del Vangelo - a fronteggiare la camorra, così da tutelare le persone più deboli del quartiere di Scampia, a Napoli, dove è stato parroco per circa sedici anni. L'esperienza pastorale di don Aniello è contenuta anche nelle pagine del volume "Gesù è più forte della camorra" indirizzato non solo ai credenti, ma a tutte le persone che vogliono comprendere la realtà di Scampia che, tra l'altro, è stata squallidamente rappresenta anche da scrittori molto noti e - purtroppo - anche molto "lontani" dalla vita dei tanti cittadini che con coraggio ed onestà continuano a vivere in questo quartiere. Nel suo lungo intervento don Aniello si è soffermato sull'onestà e sulla bontà d'animo della

Coppa Italia e Trofeo Alunni di Ju Jitsu CSEN 2019

FOLIGNO – Anche quest’anno una pattuglia di atleti dell’Asd Studio Karate Ju Jitsu 2002 di Villorba ha partecipato ad un importante evento sportivo svoltosi sabato 16 e domenica 17 novembre 2019, presso il Palasport Paternesi di Foligno in Umbria, che ha visto come protagonisti circa trecento sportivi, iscritti a ventidue Società sportive provenienti da ben undici regioni d’Italia. “ La manifestazione di Foligno – riferisce il maestro Sergio Collodet, presidente e direttore tecnico dell’Asd Studio Karate Ju Jitsu 2002 di Villorba – è stata organizzata dal Settore nazionale CSEN Ju Jitsu, coordinato dal maestro Giuliano Spadoni, responsabile nazionaleJu Jitsu, con Francesco Paffarini, membro della Direzione nazionale CSEN, e col presidente nazionale CSEN Francesco Proietti. Presenti anche l’assessore allo Sport del Comune di Foligno, Decio Barili, e il Delegato FIJLKAM Gianpaolo Magri ”. (Palasport di Foligno, domenica 16 novembre 2019) A guidare la pattuglia villorbese com

Da Villorba a Villatora di Saonara per il 1° Trofeo "NovaThermo" di Ju Jitsu.

Villatora di Saonara  - Non poteva mancare una pattuglia di atleti villorbesi alla manifestazione sportiva  organizzata dall'Asd "La Nova Dojo Rayon" svoltasi domenica 10 novembre 2019 nella palestra del comune di Villatora Saonara, in provincia di Padova. A questo evento sportivo si sono presentati 140 atleti che praticano Ju-Jitsu provenienti da tre regioni: Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Alle varie gare di combattimenti i cinque atleti della asd Villorbese SKJ 2002, guidati dal presidente e direttore  Sergio cav. Collodet , si sono distinti ottenendo degli ottimi piazzamenti e guadagnandosi il podio così come segue: - Fedorov Eric - Cat. Fanciulli kg. 31 -  3° Classificato - Giacomini Jasmine - Cat. Ragazze kg.36  - 1° Classificata  - dèLonghi Lorenzo - Cat. Es/A  kg.50 -  1° Classificato - Ceola Matteo - Cat.Cadetti  kg.70  -   2° Classificato - De Conto Alberto - Cat. Junior   kg.85  -  1° Classificato Sergio Collodet ( primo a sx )

Matteo Ceola, nel Ju-Jitsu nulla è mai perso e nulla è mai già vinto

VILLORBA - “ Quando avevo 5 anni mio padre, cintura nera di Karate, mi fece provare questa disciplina portandomi nella palestra frequentata dall’Asd “Studio Karate Ju-Jitsu 2002”. Per qualche anno, dunque, ho praticato karate, ma poi il maestro Sergio Collodet mi propose di seguire il corso di Ju-Jitsu ”. A parlare è Matteo Ceola , classe 2004 e studente al terzo anno del Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Treviso. Matteo, cosa ti ha spinto ad accettare l’invito del maestro Sergio Collodet a praticare Ju-Jitsu? Decisi di passare al Ju-Jitsu in quanto, a mio avviso, è più completo del karate: oltre alle tecniche di difesa-attacco da distanza, questa disciplina è integrata da tecniche di corpo a corpo. Osservandoti quando sali sul tatami per un combattimento si percepisce che sei un ragazzo sereno e perseverante. Quanto è importante essere costanti nel credere e nel praticare una disciplina come il Ju-Jitsu? È sicuramente molto importante. D'altronde dal momento i

Le "streghe" raccontate dallo scrittore Gerry Mottis

"Terra bruciata. Le streghe, il boia e il diavolo " è l'ultimo romanzo pubblicato da Gerry Mottis e sta ottenendo un meritato successo con ristampe e anche con un’edizione in lingua tedesca. Dall’uscita del libro ad oggi l’Autore ha partecipato a numerose presentazioni pubbliche, confrontandosi con i propri lettori su temi delicati come la persecuzione, i processi sommari e le condanne che tante persone – soprattutto donne – hanno subito per essere state accusate di stregoneria. “ Secondo le statistiche afferma il prof. Mottis – il 95% delle donne (e degli uomini) accusate di stregoneria era innocente. Si tratta dunque di una vera e propria barbarie, frutto di un’isteria collettiva che ha causato una catena di morti ingiuste (stimate in diverse centinaia di migliaia di vittime in Europa), di cui nessuno oggi si è ancora assunto la colpa. Di fatto, streghe e stregoni erano persone umili, spesso sole o diverse, che svolgevano attività sociali travisate dalla Chiesa o

Ju-Jitsu, Ad Atene passando per San Giovanni in Persiceto

Gli atleti villorbesi si distinguono anche a San Giovanni in Persiceto (Bologna) e Jasmine Giacomini ottiene la conferma per Atene di Stefano Silvano VILLORBA – “ Sul tatami di San Giovanni in Persiceto  – esordisce  Sergio cav. Collodet , presidente e direttore tecnico della “ASD Studio Karate Ju-Jitsu 2002” di Villorba –  i nostri ragazzi sono partiti molto bene: tutti sono saliti sul podio perché hanno dimostrato di credere nelle proprie capacità e, soprattutto, in queste prime settimane del nuovo anno associativo si sono allenati con serietà. È molto importante iniziare bene perché nel 2020 ricorrerà il Trentesimo della fondazione della nostra società sportiva, nata nel 1990, e sarebbe veramente bello festeggiare questo traguardo ottenendo dei risultati significativi ”. Sergio Collodet (a sx), Alberto De Conto (al centro) e Monica Mano Domenica 20 ottobre, a San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna, guidati dal direttore tecnico Sergio Collodet e dall

Una ragazza da amare, letto da una maestra

dalla maestra Anna Russo ricevo la lettera che segue: Per info sul volume cliccare su  Una ragazza da amare

Massimo Valli, Il senso della genitorialità cristiana

Qui di seguito propongo l'intervista che il dott. Massimo Valli mi ha rilasciato sul tema dell'essere genitori oggi da un punto di vista cristiano. L'intervista è stata pubblicata nel volume " Voci villorbesi "(ed. YouCanPrint, 2019). Il senso della genitorialità cristiana intervista a Massimo Valli Puntare sulla famiglia per rigenerare la nostra società dovrebbe essere il punto di partenza per costruire anche le comunità locali, che, soprattutto in questi ultimi tempi, sono composte da persone segnate da un profondo individualismo. Con Massimo Valli ho voluto affrontare alcune questioni molto delicate e che riguardano soprattutto le sue esperienze maturate in questi anni, per riflettere sul valore della famiglia e sull’essere genitori cristiani oggi. Massimo Valli (1966) vive a Villorba dal 2000 con la moglie Caterina e i figli Giacomo e (nel cuore) Giovanni. Laureato in Lingue e letterature straniere a Venezia, lavora nel settore delle spedi