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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Avv. Martina Peruzzo, Oggi con la legge è possibile uscire dal sovra-indebitamento

PAESE (Treviso) -  "La legge n. 3 del 27 gennaio 2012 è stata ribattezzata dalla stampa “Legge salva suicidi” . Tale appellativo, per quanto forte, sta proprio ad indicare l’allarme sociale al quale il legislatore ha cercato di porre rimedio, ossia i numerosi suicidi di imprenditori (e non) schiacciati dai debiti. E’ sufficiente pensare che nel 2010 si sono contate 192 vittime tra i lavoratori in proprio (artigiani e commercianti) e 144 tra gli imprenditori e i liberi professionisti ( dati ricavati dal Secondo rapporto Eures Il suicidio in Italia al tempo della crisi , ndr) . A parlare è l'avvocato Martina Peruzzo che collabora con la società DiDominio srl in merito alla Legge 3 del 2012 e vanta una solida esperienza in questo settore. Con l'intervista che segue l'avv. Martina Peruzzo chiarisce in che modo è possibile avvalersi di questa Legge per uscire dal tunnel del sovraindebitamento. Avv. Peruzzo, in sintesi, come si possono descrivere le problematiche degli

Sergio Collodet, sempre fiero dei miei atleti

FOLIGNO – Al termine delle gare svoltesi al Palapaternesi di Foligno in occasione della Coppa Italia di Ju-Jitsu 2018 ( 24 e 25 novembre) ho posto alcune domande al cav. Sergio Collodet, direttore tecnico della Asd Studio Karate e Ju-Jitso 2002 di Villorba. Maestro Collodet, quanto è importante per un atleta agonista che pratica Ju-Jitsu partecipare ad un evento del genere? La Coppa Italia di Ju-Jitsu è una competizione sportiva dove ci si confronta con atleti agonisti molto motivati e provenienti da tutta Italia: è un'ottima occasione per tutti i partecipanti di migliorare il proprio bagaglio tecnico.  A caratterizzare la scena di questo evento sportivo sono state alcune squadre, in particolare umbre e pugliesi. Quali sono, in merito, le sue osservazioni? Eravamo l'unica Società a rappresentare il Veneto, mentre le altre realtà sono in campo già da diversi anni e la loro esperienza in alcuni casi ha fatto la differenza. C'è da dire, però, che gli atleti della

Silvio Marsoni, imprenditore illuminato

In questo blog propongo ai miei lettori la figura e l'opera di un uomo che ha fatto molto per la società del suo tempo: il cav. Silvio Marsoni , titolare di una grande azienda che assicurava un futuro ai propri dipendenti e ai loro familiari. Il testo che segue si basa su un'intervista che mi ha concesso un ex lavoratore della cartiera "Marsoni" ed è incluso nel volume " Gente di Villorba ". Se in Italia potessimo avere altre persone come Marsoni... «Il cav. Silvio Marsoni nei ricordi di Rino De Martin [1] » Non so per quale motivo o circostanza, e potevo avere sette o otto anni, quando mia madre mi portò nella villa del cavalier Silvio Marsoni, a pochi passi dall'omonima cartiera. Ricordo bene, però, che Marsoni stava seduto davanti al tavolo per la prima colazione, e accortosi di me disse ad una cameriera di porgermi un pezzo di cioccolata. Era la prima volta che vedevo della cioccolata, e ancora oggi che ho superato i settant'anni r

Il prete "visto" (e cercato) dai giovani

Cosa spinge un giovane a scegliere la strada del sacerdozio? Questa domanda è stata rivolta a un buon numero di studenti trevigiani e sono state tante le risposte che fanno riflettere. Tutti noi - ma in particolare i giovani e chi sta affrontando un momento esistenziale difficile - abbiamo bisogno di persone spirituali che sappiano aiutarci a porre domande forti e a cercare di dare un senso alla nostra vita. In una società che per certi aspetti è ancora un po' cristiana la figura del prete e la sua concreta vicinanza, possono fare molto per sostenere le singole persone al di là se sono o meno credenti. Qualche anno fa ho raccolto in un libretto i risultati di un'indagine svolta tra gli studenti di alcune scuole trevigiane (Istituto professionale "Giorgi", Istituto tecnico "Mazzotti" e Liceo "Duca degli Abruzzi") e qui di seguito propongo alcune risposte che i ragazzi hanno offerto sulla figura del prete cattolico. Sono, come ho scritto sopra, risp

A Foligno per la Coppa Italia 2018 Ju-Jitsu

Foligno (Perugia)  – Sabato 24 e domenica 25 novembre per la Coppa Italia 2018 di Ju-Jitsu si sono confrontati – sui cinque tatami preparati al Palapaternesi di Foligno – circa 350 atleti tesserati a 25 società sportive provenienti da dieci diverse regioni italiane. Si è trattato di un evento sportivo particolarmente prestigioso per chi pratica quest‘arte marziale. A rappresentare il Veneto c’era solo l’ Asd Studio Karate Ju-Jitsu 2002 di Villorba, con otto atleti accompagnati dal direttore tecnico Sergio Collodet , dall’allenatore federale Monica Mano e da un gruppetto di genitori. Il "Palapaternesi" di Foligno, 25 novembre 2018 Sin dai primi combattimenti è apparso chiaro che all‘evento c’erano atleti reclutati e preparati da società che hanno una lunga storia ed esperienza nel mondo delle arti marziali, come quelle pugliesi ed umbre, ma i componenti della pattuglia villorbese hanno comunque dimostrato – anche   quelli che non sono riusciti a salire sul pod

Ju-Jitsu, Gli atleti villorbesi ritornano a Dolo e tutti salgono sul podio

VILLORBA – Hanno ottenuto un ottimo bottino di medaglie gli atleti della " Asd Studio Karate Ju-Jitsu 2002 " di Villorba che oggi – guidati dal direttore tecnico cav.   Sergio Collodet e dall'allenatore federale  Monica Mano – hanno partecipato ad una manifestazione sportiva svoltasi nella palestra del liceo scientifico di Dolo, in provincia di Venezia. Al di là del medagliere per i dirigenti sportivi della società c‘è la grande soddisfazione di aver messo su una buona squadra di atleti: a Dolo, infatti, oggi la compagine era composta da ben dieci atleti che hanno provato a dare il meglio di sé. Il risultato di oggi premia l'impegno di chi ha sempre creduto in questa disciplina sportiva. La squadra degli agonisti villorbesi fece proprio a Dolo - il 17 maggio 2015 - la sua entrata in scena con una pattuglia che allora era composta solo da quattro piccoli atleti:  Tommaso Galvan, Fernando Silvano, Alberto Mattiello e Lorenzo De' Longhi . Come è stato scritto

Un frammento di vita di Frank Agyare Badu

L'altro giorno - mentre insegnavo italiano ad un ragazzo ghanese - mi sono ricordato di Frank Agyare Badu, anche lui del Ghana e arrivato in Italia alla fine degli anni Novanta. Frank sperava di guadagnare soldi onestamente e si era adattato al duro lavoro in una fonderia a Quinto di Treviso: sempre disponibile a eseguire le mansioni più umili e a fare ore di lavoro straordinario, aveva il sogno di rientrare nel suo villaggio a testa alta. Tante le conversazioni avute con Fra nk che, purtroppo, è venuto a mancare senza poter ritornare in Africa; ispirandomi a Frank (e "battezzandolo" col nome del figlio) nel 2002 scrissi un breve racconto intitolato "L'angelo di via Appiani". Ecco qui un frammento della sua vita: Quando George arriva a bere metà bottiglia di birra, è solito iniziare a frugare nella sua variopinta camicia per tirare fuori un curioso involucro: una busta di plastica contenente il suo permesso di soggiorno, il libretto di risparmio p

Una ragazza da amare, letto da Fernando

Per il mio ultimo libretto mio figlio Fernando ha preparato la scheda che segue : “ Una ragazza da amare ” è un romanzo breve, fresco, coinvolgente, attuale soprattutto per le nuove generazioni e racconta la storia di un gruppetto di ragazzi: nella sua semplicità spiega i diversi aspetti e le difficoltà che la vita ci mette davanti.  Nelle pagine scritte da Carlo Silvano e proposte nella piattaforma digitale di YouCanPrint (anno 2018, pagine 68, prezzo euro 1,99:  Una ragazza da amare ) si descrivono le giornate di alcuni liceali che devono affrontare la grave malattia di un’amica, la maturità e un sogno musicale.  A complicare tutto ciò è un episodio che fa scalpore: tre di questi ragazzi, per divertimento, decidono di appendere un fiocco azzurro davanti a un convento delle suore, che denunciano il fatto facendo scoppiare una polemica che protrae per giorni.  Le giornate passano, si intensificano anche i rapporti con la professoressa di lingua latina, che non perde mai