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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Agostino La Rana, Scrivo nella quiete di Castelnuovo Cilento

Recentemente l'amico e avvocato Agostino La Rana ha pubblicato con Youcanprint un volume che raccoglie due suoi romanzi: "L'onorario" e "De cuius". Avvocato cassazionista e scrittore, Agostino è nato a Pompei (1963) e ha pubblicato numerosi volumi. Ecco una breve intervista che mi ha rilasciato.   Agostino, come è nata l’idea di scrivere questi due romanzi? Vi è stato un “concorso di cause”, come si dice in termini giuridici. Sicuramente alla base c’è la vocazione, ma quella non è certo una mia prerogativa esclusiva. I motivi principali - ma non esclusivi - sono stati due: l’ispirazione e l’indignazione. Entrambi li descrivo nell’appendice al volume. Perché questi titoli?  Perché il libro che ho pubblicato rientra nel genere “legal thriller”, quindi due titoli “giuridici” erano adatti. Un accenno alla trama di questi romanzi? Antonio Carotenuto, l’avvocato protagonista di questi due romanzi, riceve due incarichi. Approfondendo

TREVISO, LA CRISI E' DIFFICILE MA SI PUO' AFFRONTARE E GESTIRE

Nel tardo pomeriggio di ieri ho avuto modo di intervistare Teddy Mattiello sulla crisi economica dovuta alla diffusione del corona virus, e qui di seguito propongo l'articolo-intervista scritto dopo una proficua conversazione: CRISI DA CORONA VIRUS, LA SITUAZIONE E' DIFFICILE MA SI PUO' AFFRONTARE E GESTIRE TREVISO – “ Se non ci saranno da parte delle Istituzioni competenti interventi economici forti e precisi si rischia di assistere nei prossimi mesi alla chiusura di un consistente numero di aziende, soprattutto di quelle che vengono definite piccolissime partite iva, ovvero ditte individuali oppure con uno o due dipendenti ”. Ad affermarlo è Teddy Mattiello , titolare della società “ Ripartire da zero ” (w ww.ripartiredazero.com ) con sede nel capoluogo della Marca trevigiana, in via dei Da Prata 14, e che giovedì 18 giugno ho avuto modo di intervistare nel suo Studio. “ La forzata chiusura (nota col termine inglese lockdown , ndr) e la lentezza della burocraz

Il suono delle campane può svegliare la coscienza dell'uomo

" Cosa ci faccio su questo carro e dove sto andando? ", si domandò inconsapevolmente il boiaro, lui che non aveva mai sofferto la solitudine pur essendo sempre stato solo; lui che credeva di non essersi mai legato, in fondo, a nessuno; lui che alle prime ore del mattino o al calar del sole amava passeggiare da solo nella quiete della sua proprietà; lui che non ammetteva interferenze nell'amministrare i propri beni. Adesso gli sembrava che tutti gli anni trascorsi in solitudine si stessero accasciando con il loro peso su di lui. Un peso che non poteva e non voleva sostenere. Era consapevole, quando percorreva i sentieri odorosi di muschio dei suoi poderi, che avrebbe terminato in solitudine la sua vita terrena, ma ciò non lo impensieriva. Non lo turbava. Intanto il ticchettio continuava, adesso era più forte ed Ivan comprese la sua origine: era il suono di una campana.  ( brano tratto da "Il boiaro" ) Per info sul romanzo cliccare su  Il boiaro di Car