Litigare per crescere:
perché i conflitti
fanno bene alle amicizie
dei bambini?
Quando si parla di amicizie tra bambini, spesso si immagina un mondo fatto solo di giochi, risate e accordi spontanei. In realtà, chi osserva con attenzione la vita quotidiana dei più piccoli sa che anche i legami più sinceri attraversano momenti di contrasto. Litigi, incomprensioni e tensioni non sono un segnale di fallimento, ma una parte naturale e necessaria delle relazioni. È proprio attraverso il conflitto che i bambini imparano a conoscersi meglio e a costruire rapporti più solidi.
Nella scuola primaria i conflitti nascono spesso da motivi semplici: una regola del gioco non rispettata, un turno saltato, una parola detta senza pensarci. Per un adulto possono sembrare episodi di poco conto, ma per un bambino rappresentano esperienze emotive intense. In quei momenti entrano in gioco la rabbia, la delusione, il senso di ingiustizia e il bisogno di essere ascoltati. Imparare a gestire queste emozioni è una tappa fondamentale della crescita.
Il conflitto, se accompagnato nel modo giusto, insegna ai bambini che è possibile esprimere il proprio punto di vista senza ferire l’altro. Aiuta a capire che non sempre si può avere ragione e che, a volte, è necessario fare un passo indietro per preservare il legame. Chiedere scusa, spiegare come ci si è sentiti, ascoltare la versione dell’amico sono competenze che non nascono spontaneamente, ma si apprendono attraverso l’esperienza diretta.
Il ruolo degli adulti è delicato. Di fronte a un litigio, la tentazione è quella di intervenire subito, prendere le difese del proprio figlio o risolvere il problema al posto suo. Tuttavia, un intervento eccessivo rischia di togliere ai bambini l’occasione di imparare. Più utile è offrire uno spazio di ascolto, aiutare a mettere ordine nei pensieri e nelle emozioni, incoraggiare il dialogo senza imporre soluzioni. In questo modo il bambino si sente sostenuto, ma anche responsabile delle proprie relazioni.
Un aspetto importante è la ricostruzione della fiducia. Dopo un litigio, tornare a giocare insieme non è sempre immediato. Serve tempo, pazienza e la certezza che l’amicizia può resistere anche alle difficoltà. Quando questo accade, il legame diventa più profondo, perché si fonda non solo sulla condivisione dei momenti felici, ma anche sulla capacità di attraversare quelli difficili.
Imparare a vivere il conflitto in modo sano prepara i bambini alla vita. Li rende più capaci di comunicare, di rispettare l’altro, di affrontare le differenze senza paura. Le amicizie che superano i contrasti insegnano che la relazione non è assenza di problemi, ma volontà di restare in dialogo. Ed è proprio da questi piccoli scontri, vissuti con guida e fiducia, che nascono relazioni più mature e autentiche. (Carlo Silvano)
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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare sul collegamento alla libreria Il Libraccio: Libri di Carlo Silvano


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