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I reati degli italiani non giustificano quelli commessi da persone straniere

Recentemente due italiani, marito e moglie, hanno ridotto in schiavitù la propria figlia di nove anni è l'hanno costretta a prostituirsi con uomini di nazionalità italiana. Si tratta di un fatto gravissimo e la Magistratura ha il dovere di intervenire, cosa che ha certamente già fatto, facendo in modo che la bambina venga accolta e tutelata in una comunità che sappia offrirle protezione ed un autentico percorso di crescita umana.

Nel rispetto del Codice penale ai due genitori dovrà essere inflitta, a mio avviso, una pena esemplare, così come dovranno essere perseguiti e condannati anche gli uomini che hanno abusato della bambina.

Questa vicenda dolorosa che ha come vittima una bambina deve farci riflettere sull'importanza del ruolo dei genitori e della famiglia come prima cellula della società italiana, e sono, a mio modesto parere, semplicemente ridicole le strumentalizzazioni che diverse persone - soprattutto attraverso i social - fanno di questa vicenda quando cercano di "giustificare" i reati commessi in Italia da cittadini stranieri in virtù del fatto che anche gli italiani commettono gli stessi reati o, addirittura, fanno di peggio.

Queste "giustificazioni", a mio avviso, sono dannose e possono rappresentare un esempio di inciviltà e di disprezzo per tutte le persone che sono state o sono vittime di criminali.

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