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Villorba, Incontro di preghiera e ascolto per i ragazzi di seconda media

Villorba - Questa mattina un nutrito gruppo di ragazzi di seconda media, accompagnati dai propri catechisti e da qualche genitore, si sono ritrovati nella cappella dell'Assunta, sulla strada statale "Pontebbana", per una celebrazione penitenziale con don Emanuele Sbrissa. Dopo un'accoglienza curata dal sacerdote, i ragazzi, a turno, si sono avvicinati al sacramento della Confessione. Durante questo incontro è stata letta e commentata la Passione di Gesù secondo il Vangelo di Matteo.

Qui di seguito alcuni degli appunti utilizzati durante l'incontro.

Il significato della Passione di Gesù Cristo:

l’amore supremo di Dio per l’umanità

La Passione di Cristo è l’evento più significativo nella storia del cristianesimo. Rappresenta il culmine dell’amore di Dio per l’umanità, un atto di sacrificio che ha profondamente influenzato la fede e la spiritualità di milioni di persone in tutto il mondo. L’affermazione che “Gesù si è fatto arrestare, malmenare, processare e crocifiggere dai sacerdoti del Sinedrio, da Ponzio Pilato e da Erode, senza opporre resistenza” sottolinea l’aspetto cruciale di questa narrazione. 

 La scelta di Gesù di accettare il suo destino senza opporre resistenza è un atto di amore e umiltà straordinario. Questa decisione dimostra il suo profondo impegno per il bene dell’umanità e il desiderio di compiere la volontà di Dio. La sua accettazione del calvario che lo attendeva è un esempio di totale abbandono a Dio e di fiducia in un piano divino più grande.

 La sofferenza di Gesù durante la flagellazione, la corona di spine e la crocifissione sono degli aspetti fondamentali della Passione. Questo sacrificio estremo è ciò che ha reso possibile il perdono dei peccati e la redenzione dell’umanità. In questo senso, la sofferenza di Gesù non è solo un atto di sacrificio, ma anche un atto di redenzione. Attraverso il suo sacrificio, Gesù ha aperto la porta alla salvezza eterna per tutti coloro che credono in lui. 

 La Passione di Cristo non è solo un racconto di sofferenza, ma anche un potente simbolo di amore divino e compassione. Rappresenta l’idea che Dio è disposto a sacrificare tutto per amore dell’umanità, offrendoci la possibilità di essere riconciliati con Lui. Questo concetto è centrale nella teologia cristiana e offre speranza e conforto a coloro che cercano la salvezza e la redenzione. 

Tuttavia, la comprensione della Passione di Cristo va oltre il semplice riconoscimento della sofferenza e del sacrificio. Invita anche a una profonda riflessione sulla nostra risposta a questo amore divino. Come individui, come comunità e come società, dobbiamo chiederci come possiamo rispondere a questo sacrificio supremo. La Passione di Cristo ci chiama a seguire l’esempio di Gesù, a praticare l’amore, la compassione e la riconciliazione, e a cercare il bene degli altri. 

Il Vangelo di Matteo termina con il comando che Gesù lascia ai suoi discepoli: 

"E Gesù accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni potestà m’è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente" (Matteo 28). 

Queste parole sono un invito universale a diffondere il messaggio d'amore, perdono e speranza in tutto il mondo. È un richiamo alla condivisione della fede e dell'amore di Dio con ogni individuo, indipendentemente da chi siano o da dove vengano. 

Il significato di questo comando va oltre il semplice atto di predicare il Vangelo. Si tratta di diffondere un messaggio di pace, compassione e solidarietà. Il battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo rappresenta l'adesione a una comunità di fede, ma anche l'impegno a vivere secondo i valori cristiani dell'amore e della compassione.

In un'epoca in cui il mondo può sembrare diviso, il messaggio di Gesù invita a superare le differenze e a cercare di costruire un mondo più inclusivo, rispettando e amando il prossimo.

Questo comando non è limitato agli apostoli di quel tempo, ma si estende a tutti noi oggi. Anche i ragazzini di dodici anni, ciascuno di noi ha il potere di diffondere gentilezza, comprensione e compassione nel mondo che ci circonda, portando avanti l'essenza di questo messaggio di Gesù. La nostra azione, anche se piccola, può avere un impatto positivo sulla vita degli altri e sulla società nel suo complesso.

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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare su Libri di Carlo Silvano








 

 

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