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Coppa Italia e Trofeo Alunni di Ju Jitsu CSEN 2019


FOLIGNO – Anche quest’anno una pattuglia di atleti dell’Asd Studio Karate Ju Jitsu 2002 di Villorba ha partecipato ad un importante evento sportivo svoltosi sabato 16 e domenica 17 novembre 2019, presso il Palasport Paternesi di Foligno in Umbria, che ha visto come protagonisti circa trecento sportivi, iscritti a ventidue Società sportive provenienti da ben undici regioni d’Italia.
La manifestazione di Foligno – riferisce il maestro Sergio Collodet, presidente e direttore tecnico dell’Asd Studio Karate Ju Jitsu 2002 di Villorba – è stata organizzata dal Settore nazionale CSEN Ju Jitsu, coordinato dal maestro Giuliano Spadoni, responsabile nazionaleJu Jitsu, con Francesco Paffarini, membro della Direzione nazionale CSEN, e col presidente nazionale CSEN Francesco Proietti. Presenti anche l’assessore allo Sport del Comune di Foligno, Decio Barili, e il Delegato FIJLKAM Gianpaolo Magri”.
(Palasport di Foligno, domenica 16 novembre 2019)

A guidare la pattuglia villorbese composta da Jasmine Giacomini, Eric Fedorov, Lorenzo dèLonghi e Matteo Ceola anche l’insegnante federale Monica Mano.
Sono rimasto molto soddisfatto – continua il maestro Sergio Collodet – per come l’atleta Matteo Ceola ha condotto le varie gare che ha dovuto sostenere: al di là del risultato ottenuto, a Foligno il nostro Matteo ha dimostrato una maggiore determinazione e anche un deciso miglioramento sotto il profilo tecnico. Nelle precedenti gare Matteo si poneva sulla difensiva, era in attesa, mentre al Palasport Paternesi ha dimostrato di avere carattere, grinta e di prendere l’iniziativa”.
A Foligno, purtroppo, non è riuscito a salire sul podio Eric Fedorov che come atleta sta vivendo un momento delicato ed importante considerato che è alle sue prime esperienze di gara. “Eric si sta facendo le ossa – sottolinea Collodet – e deve trovare in sé la forza per andare avanti. È fondamentale che continui ad avere il sostegno dei propri genitori: come atleta potrà raggiungere anche lui dei buoni risultati e godersi delle belle soddisfazioni”.
Sul tatami di Foligno ha riconfermato le sue buone qualità di atleta anche Lorenzo dèLonghi: deciso, determinato, carico di energia e di coraggio è sempre stato un punto di riferimento molto importante per la pattuglia villorbese.
Al Palasport Paternesi – conclude Collodet – a conquistare il gradino più ambito del podio è stata Jasmine Giacomini che, ancora una volta, ha dimostrato di avere una buona dose di determinazione. Riesce a dominare le gare che affronta perché ha grinta e per una naturale mobilità degli arti che gestisce molto bene sia nel combattimento in prima fase tipico del karate con calci e pugni, sia in seconda fase quando l’avversario dev’essere atterrato concludendo con l’immobilizzazione in terza fase. Come pre-agonista Jasmine sta vivendo un periodo felice e si sta preparando con impegno alla fase successiva quando, il prossimo anno, passerà nella fascia degli agonisti e avrà modo di confermare le sue buone qualità di atleta”.
Al Palasport di Foligno i risultati nella specialità “combattimento” sono stati:
1° classificata kg. 35,5 cat. Ragazze - Giacomini Jasmine
2° classificato kg. 51 cat. Esordienti – dèLonghi Lorenzo.
3° classificato kg. 70 cat. Cadetti – Ceola Matteo
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Per far fronte all’emergenza giustizia occorre fare prevenzione sul territorio, cosa che si dovrebbe tradurre intervenendo soprattutto in ambito familiare. A parte le dovute eccezioni è stato notato, infatti, che le famiglie monoreddito offrono una maggiore protezione nei confronti dei minori. Quando, per vari motivi, un solo genitore deve invece farsi carico del bilancio familiare e dell’educazione di un figlio, può allora succedere che, in assenza del controllo dell’adulto, il ragazzo venga coinvolto in attività delinquenziali. Succede così che, a seguito di piccoli furti, magari per pochi euro, un ragazzo recidivo finisca dietro le sbarre per tre o addirittura otto mesi. Una detenzione che non appare commisurata ai reati commessi, ma scaturisce dalla valutazione del giudice, secondo cui il ragazzo si trova nella condizione di poter di nuovo infrangere la legge, in quanto non ha un adulto che lo possa seguire.






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