Lettera al Presidente della Repubblica sulle recenti registrazioni di bambini ai Comuni di Roma e Torino
Qui di seguito pubblico una lettera scritta con l'amico Agostino La Rana e inviata al Presidente della Repubblica.
Ill.mo
signor Presidente
della
Repubblica Italiana,
prof.
Sergio Mattarella
Nei giorni scorsi i sindaci dei comuni di
Roma e Torino hanno ordinato agli uffici dell’anagrafe municipale di
trascrivere sull’atto di nascita di due bambini il “fatto” che siano nati da
due madri e da due padri. Ma si può scrivere su un atto ufficiale di un ente
pubblico un “fatto” che non può avvenire in natura e che impedisce ad un
bambino di conoscere la verità sulle proprie origini? La nostra Carta
costituzionale può permettere tutto questo visto che nessuno può nascere da due
madri o da due padri?
Secondo diversi organi di stampa i
bambini registrati all’anagrafe di Roma e Torino sono stati partoriti all’estero
tramite la nota procedura dell’utero in affitto, pratica che ha ridotto due
donne ad essere considerate e trattate come delle semplici fattrici.
Ci auguriamo, signor Presidente, che Lei
solleciti il Ministro dell’Interno a verificare se quanto è accaduto
all’anagrafe dei Comuni di Roma e Torino rispetti la Legge e, qualora ci
fossero delle irregolarità, di procedere alla cancellazione di queste
registrazioni che, a nostro avviso, sono di carattere puramente ideologico e
dal valore esclusivamente politico.
Distinti saluti,
Dott.
Carlo Silvano
Avv.
Agostino La Rana
Villorba,
lì 8 maggio 2018
Commenti
Posta un commento