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Giorgio Tribbioli, Nel fantastico ed arcaico mondo degli ausoni

    Viaggio nel fantastico ed arcaico mondo degli ausoni" è un romanzo a firma di Fulvio Badini-Tranchese che descrive una storia d'amore e di dure battaglie con i protagonisti che vivono in due mondi paralleli. Tra i lettori di questo romanzo c'è il dottor Giorgio Tribbioli che mi ha rilasciato l'intervista che segue.


    Dottor Giorgio Tribbioli, cosa l'ha colpito della storia di amore tra i due giovani protagonisti: Fulvio e Camilla?

    L'ho vissuta in modo molto intenso perché si tratta di un amore al di là del tempo e dello spazio, come un bellissimo sogno che dà la speranza che esista un mondo in cui si ritrovano le persone care che abbiamo perdute e che si ritrovano in un'altra realtà, come un sogno che diventa reale. Mi ha colpito ed affascinato il fatto che esista in quel mondo anche il brigasco Giovanni Pastorelli, colonnello, di cui nelle mie pagine avevo scritto un breve ricordo con alcune foto del suo monumento. 

    Nel romanzo l’autore propone una sua visione di chiesa, dove tutti sono chiamati – ad una certa età – a diventare sacerdoti... considerazioni?

    Questa visione della Chiesa mi pare purtroppo solo un bel sogno ed un desiderio, sicuramente sarebbe un'ottima soluzione, che purtroppo nel nostro mondo non mi pare realizzabile, per fortuna esistono i sogni, che talvolta ma raramente si possono realizzare ! 

    Prendo spunto da un brano dedicato alla Sacra Sindone che si può leggere nel romanzo, per chiederle qual è la sua personale opinione su Gesù Cristo, il quale si è dichiarato figlio di Dio ed è morto tra orribili tormenti sul legno della croce. 

    Penso che Gesù Cristo sia un personaggio storico che ha lasciato una profonda impronta nella nostra realtà, e che la Sindone, anche se contestata tra chi la considera reale o falsa, sia comunque una meravigliosa testimonianza di ciò che è scritto nel Vangeli. Che sia figlio di Dio oppure no, non lo so né mi permetto di "pontificare", si tratta di opinioni a cui ognuno di noi dà il significato che è più consono alla nostra interiorità, ai nostri desideri e alle nostre paure.

    Dalle pagine di questo romanzo emerge la preoccupazione per l’espansionismo turco: guardando alla realtà di oggi con la politica estera perseguita dal presidente Erdogan, c’è il rischio che l’Europa veda i propri valori inficiati o addirittura stravolti da quelli della Turchia?

    L'espansionismo turco, e non solo turco, ma anche islamico ,a mio parere è un problema reale, per cui l'Europa rischia di perdere i propri valori a favore del falso problema di voler essere "buoni" a tutti i costi.

    Nel romanzo "Nel fantastico ed arcaico mondo degli ausoni" la città di Ciamberì ha uno stretto legame con la patria degli ausoni e viene addirittura definita come la sua “capitale spirituale”...

    Ciamberì, e mi piace chiamarla così, mi ha fatto rivivere i problemi delle terre che furono o italiane o legate all'Italia e che abbiamo perse, sia a Oriente che ad Occidente, e qui mi riferisco alla mia esperienza diretta a Tenda e Briga.

    L’autore, nelle pagine di questo suo romanzo, ha voluto ricordare le vittime della scuola elementare di Gorla. Quali sono le sue considerazioni?

    La tragedia della Scuola elementare bombardata dagli Alleati si aggiunge alle tragiche vicende di morte e distruzione il cui elenco sarebbe lunghissimo. Ho letto che dopo la guerra un aviatore americano si recò a Gorla per chiedere scusa e pare che sia stato trattato malissimo. E' difficile ragionare su chi è colpevole e chi innocente, ognuno la pensa non come vuole ma come può.

    Riguardo al finale del romanzo?

    Mi piace il finale e mi pare una ottima conclusione.

    Lo ritiene un romanzo adatto per i ragazzi?

    Lo ritengo molto adatto per i ragazzi, ma a condizione che sia commentato da un adulto. 

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    Ecco il collegamento per reperire il volume: Nel fantastico ed arcaico mondo degli Ausoni

     

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