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TREVISO, LA CRISI E' DIFFICILE MA SI PUO' AFFRONTARE E GESTIRE

Nel tardo pomeriggio di ieri ho avuto modo di intervistare Teddy Mattiello sulla crisi economica dovuta alla diffusione del corona virus, e qui di seguito propongo l'articolo-intervista scritto dopo una proficua conversazione:

CRISI DA CORONA VIRUS, LA SITUAZIONE E' DIFFICILE MA SI PUO' AFFRONTARE E GESTIRE

TREVISO – “Se non ci saranno da parte delle Istituzioni competenti interventi economici forti e precisi si rischia di assistere nei prossimi mesi alla chiusura di un consistente numero di aziende, soprattutto di quelle che vengono definite piccolissime partite iva, ovvero ditte individuali oppure con uno o due dipendenti”. Ad affermarlo è Teddy Mattiello, titolare della società “ Ripartire da zero” (www.ripartiredazero.com) con sede nel capoluogo della Marca trevigiana, in via dei Da Prata 14, e che giovedì 18 giugno ho avuto modo di intervistare nel suo Studio. “La forzata chiusura (nota col termine inglese lockdown, ndr) e la lentezza della burocrazia – aggiunge Mattiello - stanno lentamente soffocando il nostro tessuto economico e produttivo, e molti liberi professionisti stanno attraversando una difficile fase che certamente non possono risolvere grazie ai 600 euro mensili offerti dal Governo, in quanto si tratta di una cifra che non è sufficiente nemmeno a coprire i cosiddetti costi fissi”.
Secondo Teddy Mattiello occorre intervenire quanto prima perché “stiamo vivendo una situazione devastante per tutte le categorie, e chi a livello istituzionale ha delle precise responsabilità non può nascondersi dietro a proclami o temporeggiare nell’attesa che da qualche parte arrivino degli aiuti che ad oggi sono solo ipotetici, in quanto, per molte persone con partita iva, da marzo si sono chiusi i rubinetti delle entrate economiche e nulla hanno visto fino ad ora. Il Governo italiano in questo senso è stato uno dei pochissimi a non intervenire fin da subito con delle iniezioni di liquidità per aiutare il sistema Italia e le famiglie in difficoltà, non dimentichiamoci che il famoso primo "Bazooka” del Governo Conte ha sparato solamente aria fritta, e ci ha costretto ad assistere inermi a successivi rinvii e promesse mai mantenute. Il tempo delle chiacchiere è ormai finito, è tempo di azioni concrete e misure coraggiose"
Purtroppo, allargando il discorso anche ad altre categorie lavorative, si è aperto un circolo vizioso con tanti dipendenti che nonostante siano stati posti in cassintegrazione non ricevono ancora un adeguato sussidio. “Un dipendente che non può lavorare e che quindi non guadagna – osserva Mattiello - non può nemmeno spendere, e di conseguenza ogni mancato acquisto è una mancata fattura o scontrino: la nostra economia sta soffocando”.
Per Teddy Mattiello la crisi non sta divorando solo le piccole e medie imprese che già facevano fatica ad andare avanti per problemi strutturali e finanziari, ma sta coinvolgendo anche le ditte che avevano una certa stabilità. “ A parte le aziende che operano nel settore dei sanitari-farmaceutici, degli alimentari e della sanificazione degli ambienti – precisa Mattiello – che per ovvie ragioni in questo periodo hanno continuato le loro attività a pieno regime, tutte le altre che appartengono ad altri settori come meccanico, tessile, legno, materie plastiche e altro ancora, hanno subito gravi perdite per la forzata inattività e l’eventuale ossigeno a disposizione, cioè risorse finanziarie su conti bancari, non potrà mai essere sufficiente per superare i mesi di luglio e agosto se non si interviene garantendo ordini e lavoro”.
In questa delicata fase per la nostra economia le banche sono chiamate ad esercitare con responsabilità un ruolo fondamentale per sostenere le aziende e rilanciare l’economia. “Dal mio osservatorio – riferisce Mattiello – ho notato che nelle prime settimane della pandemia le banche erano molto prudenti, mentre ora pare stiano aprendo i cosiddetti rubinetti in modo da sostenere le aziende. Certo, per le ditte e per i liberi professionisti è importante avere un sostegno, ma è soprattutto di fondamentale importanza che i debiti che eventualmente si vanno a contrarre non costituiscano, nei prossimi mesi, un’ulteriore zavorra così da impedire un’autentica ripresa economica. Attraverso il mio lavoro – conclude Teddy Mattiello - e grazie anche alla Legge n. 3 del 2012 che ha emanato delle Disposizioni in materia di composizione della crisi da sovra-indebitamento, cerco di sostenere i clienti che vogliono ripartire e rimettersi in gioco perché pur avendo dei debiti sono nelle condizioni di ridiscutere la propria posizione finanziaria e tornare ad affrontare il futuro con serenità”. (a cura di Carlo Silvano)

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Carlo Silvano è autore di numerosi articoli e libri. Per ulteriori informazioni cliccare su Libri di Carlo Silvano

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