La presente testimonianza è tratta dal volume "Liberi reclusi. Storie di minori detenuti", edita da YouCanPrint (2015) e dalle Edizioni del noce (2012).
«Non
ho e non voglio avere amici italiani», mi dice senza alcuna
esitazione Hamid, appena sedicenne e nato in Marocco. Prova anche un
certo fastidio nel toccare questo argomento. Per lui l'amicizia è un
valore molto importante perché significa condividere con l'altro,
ovvero con l'amico, tutto quello che si ha, tutti i beni che si
possiedono. Arrivato in Italia nel 2003 grazie ad un ricongiungimento
familiare, proviene da una zona rurale del Marocco profondamente
segnata dal fenomeno dell'emigrazione, ma anche del ritorno in Patria
di persone che hanno portato denaro e competenze professionali, così
da sviluppare certi settori dell'agricoltura e dell'artigianato. «I
miei amici – ribadisce Hamid – sono marocchini e tunisini: io
fumo, ma evito di spacciare, anche se questo lo fanno i miei amici.
Voglio tornare ad essere libero e ho capito che i soldi rubati non
servono a niente perché vanno subito via. Il denaro sudato, invece,
lo si spende con attenzione. E poi rubare è un peccato contro Dio:
sono un musulmano credente e da piccolo andavo anche in moschea; poi
non ci sono andato più, ma voglio tornare a pregare». Hamid
potrebbe continuare a parlare, convinto che sono queste le parole che
un intervistatore vuole sentirsi dire. E' difficile però credergli,
quando si sa che oltre il portone dell'Istituto ci sono i genitori
che cercano di sbarcare il lunario con mille espedienti, e,
soprattutto, ci sono i suoi “amici”.
Gli
chiedo di parlarmi della sua ragazza e subito capisco che anche
questo è un argomento che preferirebbe archiviare: in due mesi che è
qui, non gli ha mai scritto o telefonato. Da un accenno che mi fa,
comprendo che la sua fidanzatina o, meglio, la sua ex ragazza, è
italiana. Come mai – gli chiedo – non vuoi amici italiani e poi
ti trovi una fidanzata del Paese che ti ospita? Hamid, sorridendo,
risponde che gli piacciono le ragazze bionde e con gli occhi azzurri.
Ora però lui è un detenuto e ha altro a cui pensare. Quando uscirà
si troverà un'altra ragazza, ovviamente italiana.
http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/didattica-e-formazione/liberi-reclusi-storie-di-minori-detenuti-ebook.html
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