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Susegana, Gli alunni intervistano il viaggiatore veneziano Marco Polo

  Le avventure di Marco Polo: un viaggio attraverso la storia nella scuola primaria di Susegana Lunedì 18 novembre, presso la scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Susegana, si è svolto un laboratorio di lettura intitolato “ Le avventure di Marco Polo” , dedicato agli alunni d i una classe quarta. L’iniziativa, svolta si grazie al prezioso supporto delle insegnanti, è stata promossa in occasione dei 700 anni dalla morte del celebre viaggiatore veneziano, in modo da offrire agli alunni un’esperienza educativa unica e coinvolgente per approfondire la figura storica di Marco Polo e le sue straordinarie imprese. Durante il laboratorio, gli studenti si sono immersi nelle avventure del grande viaggiatore grazie a una serie di letture animate. Gli alunni sono stati divisi in coppie e hanno così interpretato un’intervista: le alunne rivestivano il ruolo di intervistatrici, ponendo domande su vari momenti della vita di Marco Polo, mentre gli alunni rispondevano interpretando la part
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Perché i genitori dovrebbero vietare l'uso del telefonino ai figli sotto i tredici anni ?

  Perché i genitori dovrebbero vietare l'uso del telefonino ai figli sotto i tredici anni ? Negli ultimi anni l’uso dei telefoni cellulari tra i bambini è diventato sempre più diffuso. È ormai comune vedere bambini di otto, nove o dieci anni con in mano uno smartphone, consegnato loro direttamente dai genitori. Tuttavia, questa pratica è oggetto di crescente dibattito, poiché l’accesso precoce ai dispositivi mobili può avere conseguenze negative sullo sviluppo fisico, emotivo e sociale dei più piccoli. Qui di seguito provo ad esaminare i motivi principali per cui i genitori dovrebbero considerare seriamente di vietare l’uso del telefonino ai figli che non hanno superato i tredici anni di età. 1. Sviluppo cognitivo e mentale Il cervello dei bambini è in piena fase di sviluppo e l’eccesso di stimoli provenienti dagli smartphone può interferire con questo processo. Applicazioni, giochi e video progettati per catturare l’attenzione possono ridurre la capacità di conce

Occorre istituire un Fondo per risarcire le vittime di violenza e danni causati da immigrati nullatenenti

  Proposta di istituzione di un Fondo presso le Caritas diocesane per risarcire le vittime di violenza e danni causati da immigrati nullatenenti VILLORBA - La sicurezza e la serenità di tutti i cittadini sono valori imprescindibili per una comunità sana e coesa. Nella realtà italiana odierna, l’accoglienza di persone immigrate, in certi casi provenienti anche da situazioni di conflitto e povertà estrema, rappresenta un atto di umanità e solidarietà che rispecchia i principi fondamentali della nostra cultura e della nostra fede cristiana. Tuttavia, non possiamo ignorare che permangono situazioni in cui alcuni immigrati si rendono responsabili di atti di violenza e danni ai cittadini italiani, causando sofferenza e insicurezza tra la popolazione. La necessità di un “Fondo di Risarcimento”: tutelare la comunità e le vittime Per affrontare questa realtà complessa, riten g o sia giunto il momento di istituire presso tutte le Caritas delle diocesi italiane un Fondo per r isarc

La criminalizzazione della maternità surrogata: implicazioni culturali, etiche e religiose

  La criminalizzazione della maternità surrogata: implicazioni culturali, etiche e religiose Il disegno di legge recentemente approvato in Italia ha sancito la criminalizzazione universale della maternità surrogata, ovvero la pratica di ricorrere a una donna per portare avanti una gravidanza per conto di altre persone. Questo provvedimento legislativo, che ha ricevuto 84 voti favorevoli e 54 contrari al Senato, ha completato il suo iter diventando legge dopo l’approvazione alla Camera dei deputati. La novità più rilevante introdotta dalla legge è la possibilità di perseguire penalmente anche i cittadini italiani che fanno ricorso alla maternità surrogata all’estero, nei Paesi dove essa è legale. La ministra Eugenia Maria Roccella, in merito a questo provvedimento, ha affermato che non si tratta di negare alcun diritto, ma di affermare una visione etica e culturale che pone l’Italia come esempio per la comunità internazionale, soprattutto per quanto riguarda la tutela

La parabola del “Padre misericordioso”: misericordia e giustizia nel giorno dopo la festa

  La festa è un segno di gioia e di riscatto, ma è il lavoro nei campi e la fatica quotidiana che costruiscono la vera riconciliazione, quella che dura ben oltre il banchetto del vitello grasso   La parabola del “Padre misericordioso”: misericordia e giustizia nel giorno dopo la festa   La parabola del “Padre misericordioso”, meglio conosciuta come quella del “figliol prodigo”, racconta una delle più profonde e toccanti narrazioni evangeliche sulla misericordia divina e il ritorno alla casa paterna. Nella sua parte conclusiva, il figlio minore, che aveva dissipato la propria eredità in un paese lontano, torna umiliato e pentito dal padre. La risposta del padre è sorprendentemente generosa: lo accoglie con un abbraccio, gli restituisce dignità donandogli l’anello al dito, i calzari ai piedi e una veste pulita. E non solo: organizza una grande festa, facendo uccidere il vitello grasso per celebrare il suo ritorno. Questo momento di gioia e riconciliazione rappresenta la miseric

Papa Bergoglio, fermiamo il calo demografico

  Anche recentemente p apa Bergoglio è intervenuto su un tema cruciale per il futuro dell’Italia e di altre nazioni: la denatalità. La mancanza di figli non è solo un problema demografico, ma ha anche profonde implicazioni sociali, economiche e culturali. Le case senza bambini diventano “luoghi molto tristi” perché si privano di quella vitalità, gioia e senso di futuro che i figli portano con sé. Questo scenario diventa particolarmente grave in un Paese come l’Italia, dove il tasso di natalità è in declino da decenni. Le analisi del pontefice vanno oltre i semplici numeri e colpisce il cuore delle cause sociali alla base di questo fenomeno. Papa Bergoglio individua nell’egoismo, nel consumismo e nell’individualismo tre forze principali che ostacolano il desiderio di avere figli. In una società in cui prevalgono questi valori, le persone si concentrano sempre di più sui propri bisogni immediati e meno sulle responsabilità collettive o sulle relazioni familiari a lung