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Il fuoco che Gesù non tace: perché l’inferno non è un’invenzione, ma una verità di fede

  Il fuoco che Gesù non tace: perché l’inferno non è un’invenzione, ma una verità di fede di Carlo Silvano Nel cuore del Vangelo non troviamo soltanto le parole di consolazione di Cristo, ma anche i suoi severi avvertimenti. Gesù non ha esitato a parlare con realismo dell’inferno: la parola Geènna attraversa i suoi discorsi con forza, così come le immagini del fuoco inestinguibile, delle tenebre esteriori, del pianto e dello stridore di denti. Egli non intendeva costruire un linguaggio di paura, ma richiamare gli uomini alla serietà della libertà. Se l’amore è dono gratuito, allora esiste anche la possibilità di rifiutarlo; e l’inferno, in ultima analisi, è la conseguenza tragica e definitiva di un “no” ostinato a Dio. Negare l’inferno significa alterare le stesse parole del Signore. Cristo non ha parlato di una vaga possibilità, ma di una realtà concreta, inscritta nel mistero della giustizia divina. «Andranno al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna» (Matteo...
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La figlia del professore: il silenzio che chiede redenzione

    L a figlia del professore: il silenzio che chiede redenzione “ La figlia del professore” non è soltanto un romanzo: è una meditazione sulla fragilità umana, sul peso delle scelte e sull’urgenza di recuperare un orizzonte di senso che vada oltre le ideologie. La storia di un padre e di una figlia che non hanno nome, volutamente privi di un volto definito, diventa parabola universale, capace di parlare a chiunque si lasci interpellare. Il professore incarna la disillusione di una generazione che ha creduto nelle promesse della politica e delle ideologie, salvo scoprire che esse non bastano a rispondere agli interrogativi profondi dell’esistenza. La figlia, invece, è il volto ferito di una giovinezza che cerca amore e riconoscimento, e che finisce per smarrirsi quando la famiglia tace o abdica al suo compito educativo. Il romanzo non è mai moralistico, ma profondamente morale: mostra che la verità non risiede negli slogan o nei compromessi, bensì nella capacità di guarda...

Credere in se stessi è il primo passo per non lasciarsi rubare la dignità

  Ogni vita è una possibilità che merita rispetto: credere in se stessi è il primo passo per non lasciarsi rubare la dignità.  Questo è uno dei messaggi più forti che attraversa le pagine de La figlia del professore. Una storia che non parla solo di una giovane donna e di un padre incapace di guidarla davvero, ma di ciascuno di noi, delle scelte che compiamo, delle cadute e dei silenzi che rischiano di segnarci. Il romanzo invita a riflettere sul valore della vita e sul coraggio di non smettere mai di credere nelle proprie possibilità, anche quando tutto sembra perduto.  Per chiunque creda che la dignità non sia negoziabile e che ogni vita abbia un valore unico, "La figlia del professore" potrebbe essere una lettura capace di toccarlo da vicino. Per informazioni e per reperire il volume cliccare sul seguente collegamento: La figlia del professore

Il volto quotidiano della Chiesa: la famiglia come luogo di speranza secondo papa Leone XIV

  Il volto quotidiano della Chiesa: la famiglia come luogo di speranza secondo papa Leone XIV di Carlo Silvano   Sabato 6 settembre 2025 papa Leone XIV ha voluto salutare le famiglie riunite nella piazza del Governatorato in Vaticano, tra giochi, musica e il clamore gioioso dei bambini che lo hanno accolto con un applauso spontaneo; un’immagine semplice eppure carica di significato, raccontata nei resoconti pubblicati dall’ Osservatore Romano e da Vatican News. È quel gesto — la presenza del Pontefice in mezzo alle famiglie, il suo sorriso rivolto ai più piccoli — che fornisce la lente attraverso cui leggere oggi la vocazione domestica: non un ideale astratto, ma una missione concreta che si esercita attorno ai gesti quotidiani della cura e dell’ascolto.   La famiglia, nella dottrina conciliare e nel Catechismo, è definita «chiesa domestica»: non perché sostituisca la comunità cristiana più ampia, ma perché in essa si vive e si trasmette la fede in modo prim...

La lezione più bella: dignità, riconciliazione e memoria nel carbonaio di Edmondo De Amicis

  La lezione più bella: dignità, riconciliazione e memoria nel carbonaio di Edmondo De Amicis di Carlo Silvano  Il raccontino di Edmondo De Amicis intitolato “Il carbonaio e il signore”, ed inserito nel libro Cuore (pagine 35-37), è una miniatura morale lucidissima: un litigio fra alunni, l’insulto di classe (“tuo padre è uno straccione”), l’intervento del padre del ricco Carlo Nobis che impone al figlio le scuse pubbliche al compagno Betti e stringe la mano al carbonaio, riconoscendone la dignità. La scena è semplice, quasi teatrale; proprio per questo resta incisa. Nei testi integrali di Cuore la sequenza è netta: il padre “signore” fa ripetere al figlio parole di riparazione, poi tende la mano all’operaio, che gliela stringe con forza; il maestro, davanti alla classe, invita a non dimenticare quella scena perché è “la lezione più bella dell’anno”.  Riletta oggi, questa pagina parla al nostro presente più di quanto sembri. Viviamo in una società dove la differenza mat...

Il coraggio silenzioso di Amina Qayouh, diario spirituale di una ragazza musulmana

“Il coraggio silenzioso di Amina Qayouh” di Carlo Silvano  Il diario di Amina non è un semplice quaderno di pensieri adolescenziali, ma un documento vivo e pulsante di una ragazza che si trova a crescere nel confine sottile tra due mondi: la tradizione marocchina che abita la sua casa e la cultura italiana in cui è nata e cresciuta. Amina è una ragazza italiana di origine marocchina, vive in Veneto con i suoi genitori, una sorellina e un fratello maggiore, e frequenta le scuole superiori. Ciò che colpisce, fin dalle prime pagine del suo diario, non è tanto l’elenco dei fatti quotidiani, quanto la profondità con cui li osserva, li interroga e li trasforma in riflessioni universali.  Il suo profilo emerge con limpidezza: Amina è sensibile, introspettiva, appassionata di lettura, capace di scorgere dietro ogni esperienza un significato che riguarda la vita, la fede, la libertà e la dignità delle persone. È una giovane musulmana che non ha paura di confrontarsi con il cristianesim...

Traditi, consegnati e odiati a causa di Gesù Cristo...

  Gesù ci avverte con parole chiare e profetiche: « Sarete traditi, consegnati, odiati a causa del mio nome… ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato » (Mc 13,13). La vita cristiana non è un sentiero comodo: è una strada che passa attraverso prove, incomprensioni, talvolta persino persecuzioni. Ma non è una via solitaria: lo Spirito Santo è con noi, Consolatore e Difensore, Colui che ci ricorda le parole di Cristo e ci sostiene quando la fede vacilla. Il Catechismo ci insegna che la perseveranza è un dono della grazia: « La perseveranza finale è un dono di Dio. Essa non può essere meritata, ma Dio la concede a coloro che la chiedono » (CCC 2016). Contemplando questo mistero, vediamo la nostra vita illuminata da una certezza: la fedeltà quotidiana, anche nelle piccole cose, è la via che prepara l’incontro eterno con Dio. Non è il rumore del mondo a salvare, ma la silenziosa costanza del cuore che rimane saldo in Cristo. Lo Spirito Santo, sorgente di fortezza e di paz...