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Visualizzazione dei post da 2025

Raccontare il dolore, dire il silenzio: "La figlia del professore" (romanzo)

  Raccontare il dolore, dire il silenzio Scrivere La figlia del professore è stato, per me, un atto necessario: un’urgenza interiore di dar voce a ciò che spesso resta sommerso nel fondo della riflessione personale e della coscienza. È stato anche — e forse soprattutto — un esercizio di consapevolezza sociale, un tentativo di restituire al lettore una narrazione che potesse contribuire a decifrare il nostro tempo. In questa prospettiva, ho sentito il bisogno di rileggere tanti miei articoli e pensieri sparsi alla luce della sociologia della letteratura , che interroga i testi letterari come documenti simbolici e sociali, specchi e insieme vettori dei mutamenti culturali. La letteratura, lo sappiamo, non si limita a rappresentare il reale: lo plasma, lo interroga, lo mette in tensione. La letteratura rivela proprio ciò che non riesce a dire pienamente. In questo senso, La figlia del professore è un libro che parla molto attraverso il non detto : ciò che non si è detto in t...

La figlia del professore, capitolo I

  Capitolo I Erano le due del pomeriggio e la luce di maggio entrava fioca dalle veneziane chiuse a metà. In cucina, il tempo sembra­va sospeso. I piatti di plastica riutilizzati, le posate sparpagliate sulla tovaglia azzur­rina e logora, due bicchieri con il fondo opaco per i lavaggi approssimativi: tutto sapeva di stanchezza. Lui sedeva composto, con la schiena curva, come se volesse occupare meno spazio possibile nel mondo. Davanti a sé un piatto di riso bianco, tiepido e insipido. Ogni tanto sollevava lo sguardo e la vede­va. Lei era lì, dall’altro lato del tavolo, sve­stita, le spalle ossute e pallide, la pelle se­gnata da lividi vecchi e nuovi, i capelli spettinati raccolti in un nodo improvvisa­to. Mangia con lentezza, senza appetito. Non si parlano. Non serve. Si sono già detti tutto o forse non si sono mai detti nulla. Poi il campanello. Un suono metallico, inopportuno, che rompe il silenzio e fa trasalire entrambi, ma lei non mostra sor­presa. Si alza, sbuffa...

Non avrai altro Dio al di fuori di me

    Un solo Signore: la fedeltà al Primo Comandamento nell’era del sincretismo di Carlo Silvano Ogni giorno il primo comandamento – “Non avrai altro Dio al di fuori di me” (Es 20,3) – viene messo alla prova non solo da forme esplicite di idolatria, ma anche da un sincretismo più sottile. Molti fedeli, attratti dalle pratiche orientali o da filosofie alternative, rischiano di contaminare la purezza della fede cattolica, adottando tecniche spirituali che, pur spesso innocue in apparenza, introducono concezioni che disperdono il primato di Dio. Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) , il Primo Comandamento difende la fede, la speranza e la carità. Richiede vigilanza e prudenza nel “nutrire e custodire la nostra fede” e nel respingere i suoi nemici: dal dubbio volontario all’eresia, dall’apostasia alla superstizione 1 . Pratiche come oroscopi, magie, viaggi interiori senza ancoraggio cristiano vengono categorizzate come superstizioni 2 . Esse non so...

"La figlia del professore", Perché una storia così dura ?

  Ci saranno dei lettori che riguardo al mio romanzo intitolato “La figlia del professore” ( sarà pubblicato entro la metà di giugno 2025 ) si chiederanno : perché scrivere una storia così dura? Così cupa, apparentemente senza vie d’uscita? La mia risposta è semplice: perché la letteratura non deve consolare, ma svegliare. Non deve nascondere la realtà, ma renderla visibile. E in questo romanzo, la realtà che ho voluto raccontare è fatta di emarginazione, silenzio, degrado. Ma è anche una realtà attraversata da lampi di dignità, da resistenze interiori che non fanno rumore, ma esistono. Il padre, il professore, non è un santo. È un uomo che ha sbagliato, che ha taciuto quando avrebbe dovuto parlare, che ha rinunciato a lottare fino in fondo. Ma è anche un uomo che prova ancora a interrogarsi, a comprendere, a fare i conti con ciò che ha lasciato marcire. La figlia, dal canto suo, non è un simbolo della colpa. È una creatura ferita, ma ancora capace di desiderare una via d’uscita...

"La figlia del professore" (romanzo), Uno sguardo sociologico

  U no sguardo sociologico su La figlia del professore Ho scritto La figlia del professore come un romanzo ( sarà pubblicato entro giugno 2025 ) , ma fin dalle prime pagine ho sentito che stavo attraversando anche territori propri della riflessione sociologica. In fondo, ciò che racconto è il declino di due vite individuali intrecciate ai mutamenti profondi della società italiana degli ultimi decenni: la delusione politica, l’erosione delle istituzioni educative, la trasformazione della famiglia e il vuoto culturale che ne consegue. Dal punto di vista della sociologia dei mutamenti culturali , il romanzo esplora il passaggio da un’epoca segnata da ideologie forti e impegni collettivi — come quella vissuta dal professore nella sua giovinezza — a una società sempre più individualizzata, liquida, priva di riferimenti stabili¹. L’uomo che un tempo credeva nella scuola come presidio civile e nella politica come strumento di giustizia sociale si ritrova smarrito in un mondo dove l...

Non tutti i pinguini sono gay, ma il gorilla è un vero Don Giovanni

    Non tutti i pinguini sono gay,  ma il gorilla è un vero Don Giovanni (1) Soprattutto nei social dove si dibattono con fervore questioni sociali di grande importanza, emerge una teoria degna di nota: l’omosessualità deve essere accettata perché esistono alcuni pinguini che la praticano. Ebbene sì, lo sapevate? Alcuni pinguini sono gay! Questa sorprendente rivelazione non solo ci costringe a rivedere le nostre idee sulla vita animale, ma ci fornisce anche una guida morale per modellare le nostre società umane. Perché, come tutti sappiamo, se lo fa un pinguino, allora dobbiamo farlo anche noi.    Quindi, care lettrici e lettori, tenetevi stretti ai vostri cappelli di lana, perché il safari filosofico nel mondo delle creature pelose e pennute non si ferma qui. Se dobbiamo accettare l’omosessualità sulla base delle tendenze sessuali di una minoranza di pinguini, allora cosa dovremmo fare con le altre abitudini amorose degli animali? C’è un intero bestiario di com...

Luce d’Oriente: la Chiesa universale alla scuola delle sue radici

    Luce d’Oriente: l a Chiesa universale alla scuola delle sue radici di Carlo Silvano Nel discorso pronunciato il 14 maggio 2025, p apa Leone XIV ha rinnovato con forza l’appello alla Chiesa universale affinché riconosca, custodisca e promuova il patrimonio spirituale e liturgico delle Chiese orientali, soprattutto nel contesto della diaspora. Questo intervento si inserisce in una tradizione magisteriale che affonda le sue radici nella lettera apostolica Orientalium dignitas di p apa Leone XIII (1894), proseguita con la Orientale lumen di s an Giovanni Paolo II (1995), e culmina oggi in un rinnovato impegno per la valorizzazione delle tradizioni orientali nella vita della Chiesa. Papa Leone XIII, nella Orientalium dignitas , sottolineava l’importanza della conservazione dei riti orientali, affermando che “la conservazione dei riti orientali è più importante di quanto si creda” . Egli proibiva la latinizzazione liturgica e disciplinare delle Chiese o...

La fede come missione nel mondo ostile: riflessione sulla prima omelia di papa Leone XIV

  La fede come missione nel mondo ostile: riflessione sulla prima omelia di p apa Leone XIV Durante l’omelia pronunciata il 9 maggio 2025 nella Cappella Sistina, papa Leone XIV ha offerto una lucida riflessione sullo stato della fede cristiana nel mondo contemporaneo. Le sue parole, riportate da numerosi organi di stampa, non lasciano spazio a fraintendimenti: “ Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere. Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione ” (vedi “Vatican news”). Quest’affermazione, forte e diretta, pone con chiarezza una questione - centrale per la sociologia del...

I bufali? Sono i filosofi della savana - Tratto dal volume: "Non tutti i pinguini sono gay... e altre storie"

I filosofi della savana: i bufali Nella vastità dorata della savana, dove l’erba ondeggia al vento e il sole cuoce la terra con la stessa tenacia con cui una nonna cucina la sua pasta migliore per gli amati nipoti, si aggirano le mandrie di bufali, quelle enormi bestie dai corni affilati e dall’aria vagamente imbronciata. A prima vista, potrebbero sembrare tutti uguali, come gli ospiti di una festa di matrimonio dopo il quinto brindisi: grandi, massicci e con un’espressione che oscilla tra il “ma cosa ci faccio qui?” e il “non toccarmi che potrei esplodere”. Ma se si os s erva con attenzione, se si rimane immobili abbastanza a lungo da non essere notati (o peggio caricati), si possono cogliere dettagli intriganti. La savana, infatti, non è solo un campo da gioco per i felini o un banchetto per gli avvoltoi, ma anche il teatro di complessi comportamenti sociali, dove i bufali, apparentemente stoici, diventano attori protagonisti di un dramma che William Shakespeare n...

Preghiera per il pontificato di papa Leone XIV

  Preghiera per il Pontificato di p apa Leone XIV 8 maggio f esta della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei O Dio eterno e onnipotente, che nella tua sapienza guidi la Chiesa attraverso i secoli, Ti lodiamo e Ti benediciamo per averci donato papa Leone XIV come successore di Pietro e pastore universale del tuo popolo. Ti supplichiamo con cuore umile: sostienilo con la luce dello Spirito Santo, perché segua sempre la strada che Tu, o Padre, hai tracciato per lui nel mistero del suo ministero. Fa’ che il suo cuore arda del desiderio di annunciare a ogni uomo il Vangelo della salvezza, affinché tutte le creature riconoscano che la vita terrena ha senso solo se ci conduce all’eterna adorazione del tuo Nome in Cielo. Trinità Santissima, donagli il coraggio di custodire e trasmettere con fedeltà: – i dogmi della fede, – i santi sacramenti, – e l’insegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica. Rendi il suo pontificato un faro limpido e saldo per pro...