Raccontare il dolore, dire il silenzio Scrivere La figlia del professore è stato, per me, un atto necessario: un’urgenza interiore di dar voce a ciò che spesso resta sommerso nel fondo della riflessione personale e della coscienza. È stato anche — e forse soprattutto — un esercizio di consapevolezza sociale, un tentativo di restituire al lettore una narrazione che potesse contribuire a decifrare il nostro tempo. In questa prospettiva, ho sentito il bisogno di rileggere tanti miei articoli e pensieri sparsi alla luce della sociologia della letteratura , che interroga i testi letterari come documenti simbolici e sociali, specchi e insieme vettori dei mutamenti culturali. La letteratura, lo sappiamo, non si limita a rappresentare il reale: lo plasma, lo interroga, lo mette in tensione. La letteratura rivela proprio ciò che non riesce a dire pienamente. In questo senso, La figlia del professore è un libro che parla molto attraverso il non detto : ciò che non si è detto in t...