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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

L'Italia invecchia

E' stato più volte evidenziato che in Italia non si riesce ad elaborare una politica di autentico sviluppo, capace di far sì che il nostro Paese possa affrontare e superare le sfide del futuro. I nostri politici - e ciò purtroppo riguarda tutti e al di là del colore ideologico - si cimentano a mettere in campo politiche per affrontare la quotidianità e le emergenze che di volta in volta i media ci propongono. Ma qual è il vero problema della nostra Nazione? Ci troviamo di fronte ad un calo demografico che fa paura e che costringerà le future e sottili generazioni a lavorare e a mantenere un poderoso e spesso esercito di anziani. Il recente rapporto Istat pone ancora una volta l'attenzione sul fatto che l'Italia "invecchia", che ci sono meno nascite e che donne e uomini tendono a sposarsi sempre più tardi. Secondo l'Istat il 70% dei ragazzi (25-29 anni) e il 54,7% delle ragazze (25-29 anni) vive ancora in famiglia, perché non ha una seria occupazione lavorativ

Bagnasco interviene sui problemi dell'Italia

In effetti è difficile dare torto al card. Bagnasco quando afferma che "Troppe energie ed enfasi [sono] profuse per le unioni civili mentre i problemi della gente sono altri", come la disoccupazione, la sanità malata, la giustizia negata e le nuove emergenze sociali. Mentre c'è chi si uccide perché non ha un lavoro oppure muore lentamente perché non ha i soldi per curarsi, il Partito democratico guidato da Matteo Renzi si è occupato di far approvare una legge sulle unioni civili che, secondo Bagnasco, "sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio" e che l'utero in affitto sarà "il colpo finale" alla famiglia. Personalmente, credo che il vero problema dell'Italia sia la denatalità, il calo demografico che, a breve, si tradurrà nel dare un peso che le future generazioni non potranno sostenere... e come sempre, tutto ricadrà sulla famiglia, su quell'insieme di persone che dovranno farsi carico di crescere figli, di accudire familiari mal

Se l'arbistro fischia...

Ieri a Monigo di Treviso ho assistito ad una partita di calcio tra "Nervesa" e "Indomita" (esordienti nati nel 2004), e ad un certo punto un ragazzino del "Nervesa" ha "buttato" la palla in calcio d'angolo. L'arbitro non ha visto bene perché c'erano in zona diversi calciatori e ha fischiato in favore del "Nervesa". Il piccolo giocatore del "Nervesa", però, si è rivolto all'arbitro e ha detto: "Sono stato io a buttare il pallone fuori col ginocchio". Di fronte a questa leale ammissione, pare che l'arbitro abbia risposto dicendo che oramai lui aveva fischiato e assegnato la palla al "Nervesa" e non si poteva fare diversamente. La questione ha lasciato perplessi diversi genitori presenti alla partita: che messaggio si dà ai ragazzini dicendo, in sostanza, che bisogna "rispettare" una decisione anche se sbagliata? Non sappiamo - e poco dovrebbe interessarci - se questi ragazzini u

Preti e giovani

Si punta sui giovani per sperare in una società migliore e meno corrotta, più attenta alle esigenze delle persone socialmente deboli, meno consumistica e più ecologica, e tanti giovani sono disposti a formarsi, a sforzarsi di capire quali sono i veri problemi della società e quali le possibili soluzioni. E in questo lavoro di conoscenza e formazione i ragazzi cercano di avere dei validi punti di riferimento: persone adulte che sappiano indirizzarle e, soprattutto, che dimostrino di essere coerenti nel fare ciò che dicono. Da un'indagine che ho condotto tra 521 studenti delle scuole medie superiori emerge come i giovani non siano interessati alla figura del prete visto come un uomo che vive da solo in canonica, senza aver maturato una significativa esperienza lavorativa, lontano dalla quotidianità delle famiglie del proprio quartiere e “obbligato” a contenersi nella dimensione affettiva e sessuale. I giovani, però, per la propria crescita personale sono alla ricerca di persone c

Avremo un referendum sulle "unioni civili"?

La nostra Carta costituzionale ci pone tutti sullo stesso piano al di là della propria razza, ceto sociale, religione, sesso e credo politico, ma è chiaro che per poter beneficiare dei diritti bisogna anche avere dei precisi requisiti. Con la nostra Carta costituzionale si pone anche l'accento sulle fasce sociali più deboli e meno difese come, ad esempio, i bambini. Sinceramente non comprendo l'entusiasmo che Matteo Renzi ha espresso in occasione dell'approvazione della Legge sulle cosiddette "unioni civili", e spero vivamente che si arrivi al referendum con i gruppi parlamentari che hanno promesso di attivarsi per bocciare almeno alcuni articoli della legge approvata ieri.

Nemici o avversari?

Villorba - Oggi su "La Tribuna" di Treviso è stata pubblicata la lista dei candidati consiglieri che sostengono il candidato sindaco Gianfranco Perali (" VivaVillorba "), in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Villorba il prossimo 5 giugno. Tra i candidati consiglieri ci sono anch'io e il giornalista Federico Cipolla mi ha indicato come il "nemico" n. 1 dell'attuale sindaco Marco Serena (" Lega nord "). La cosa mi ha fatto un po' riflettere perché più che parlare di "nemici" bisognerebbe definirci "avversari": non serbo rancore nei confronti del signor Marco Serena, anche se contro di me ha presentato una querela che non stava né in cielo, né in terra, tanto è vero che è stata subito archiviata dai magistrati che l'hanno esaminata. E' vero che, a mio avviso, l'attuale sindaco Serena non ha fatto praticamente nulla di buono per la comunità di Villorba, ma non è il caso che qualcu

Garantire la pace superando la concezione dei "blocchi contrapposti"

Garantire la pace nel mondo è una priorità che tutti i Capi di Stato dovrebbero avere. Senza la pace non si possono garantire i diritti civili, produrre alimenti per sfamare le nazioni, tenere aperte le scuole e gli ospedali. Spero che l'appello lanciato oggi dal presidente russo Vladimir Putin che si è detto pronto a lavorare affinché venga realizzato un moderno sistema di sicurezza non basato su "blocchi contrapposti", venga accolto e fatto proprio dai Capi di Stato, in modo particolare da quello statunitense e da quelli europei che molto possono fare per eliminare la fabbricazione e il commercio di armi, nonché per garantire la stabilità dei governi africani ed asiatici interessati a promuovere il bene dei propri popoli. A mio avviso, ogni Stato - anche i più piccoli del mondo - dovrebbero essere messi in condizione per raggiungere l'indipendenza alimentare, energetica e farmaceutica, così da procedere per garantire i diritti di tutti propri cittadini, al di là

Donne sì, madri no

Oggi su Televideo rai è stata pubblicata una notizia relativa alle donne italiane che - soprattutto in questi ultimi anni - incontrano difficoltà sempre maggiori per avere figli. "Le trentenni di oggi - si legge - sono le protagoniste di quelle che gli esperti chiamano "trappola demografica": si rischia di perdere una potenziale madre ogni cinque". Lo scorso anno nel nostro Paese sono nati 478mila bambini, un numero insufficiente in quanto la soglia minima per sopravvivere al declino demografico è quella di 500mila nati all'anno. Purtroppo in Italia mancano delle politiche per sostenere la famiglia, e ci si orienta a fare politiche utili a tamponare le emergenze quotidiane. Manca la lungimiranza di elaborare un progetto a favore delle nuove generazioni, e non mancano politici che ritengono di eludere questo problema puntando sui flussi migratori.

Turchia, libertà per i giornalisti

In Turchia il direttore ed il caporedattore di un giornale sono stati condannati a cinque anni di carcere, perché colpevoli di aver documentato la consegna di armi ai criminali dell'Isis da parte dei Servizi segreti turchi. Per la Giustizia turca i due giornalisti avrebbero "rivelato segreti di Stato". Ciò che sta avvenendo in Turchia è inaccettabile: solo cento anni fa i turchi hanno sterminato un milione e mezzo di armeni, cosa che ancora oggi negano, ed ora consegnando armi ai criminali dell'Isis stanno attivamente collaborando allo sterminio del popolo siriano. Spero che la Comunità europea e le Nazioni unite facciano tutte le pressioni sia per bloccare il flusso di armi dalla Turchia all'Isis che per ottenere la liberazione dei due giornalisti.

I vitalizi agli ex parlamentari

Solo per il 2016 i nostri ex parlamentari ci costeranno 193 milioni di euro: una cifra, questa, che sarà divisa tra circa 2600 soggetti che godono di un vitalizio. E' una situazione inaccettabile e vergognosa, perché oltre a costarci in maniera spropositata rappresenta un autentico schiaffo a chi ha diritto a ricevere una pensione dignitosa dopo decenni di lavoro trascorso nelle fabbriche, negli uffici e nei cantieri edili. Anni fa si pensava che aumentando gli stipendi dei politici e dei dirigenti statali, si gettassero le basi per eliminare o almeno ridurre la corruzione negli ambiti degli appalti, dei concorsi pubblici e della gestione del denaro pubblico. In realtà, sembra che col conferimento dei cosiddetti stipendi d'oro, e relative pensioni, sono state solo incoraggiati gli "appetiti" di quanti non hanno il senso della comunità e si comportano da veri predoni nei confronti del denaro pubblico, incuranti di quanti si suicidano perché non hanno un lavoro, perché

Chi deve sfamare i poveri?

Prendo spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato che "Il fatto - ovvero il furto di alimenti - non costituisce reato", in quanto non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per "far fronte" alla "imprescindibile esigenza di alimentarsi". La Suprema Corte era stata chiamata ad esprimersi su un giovane senza fissa dimora che in un supermercato aveva "sottratto" una confezione di wurstel ed una di formaggio per il valore di quattro euro. Non è il caso di entrare nel merito di questa sentenza, quanto piuttosto di prendere atto - per l'ennesima volta - che ci troviamo in un Paese che da un lato sperpera ricchezze distribuendo stipendi e pensioni d'oro a chi si preoccupa solo di "galleggiare", dall'altro da' lo stretto necessario a quelli che lavorano e che remano per mantenere la nostra società in piedi. Infine, ci sono i figli di nessuno: quelli c

Giustizia per Fortuna Loffredo

Mi auguro che Sergio Mattarella , Presidente della Repubblica italiana, accolga quanto prima l'invito della signora Mimma Guardato , mamma della piccola Fortuna Loffredo , a visitare il parco Verde di Caivano. "Ringrazio il Presidente della Repubblica - ha detto la signora Guardato - che ha preso a cuore la storia di mia figlia Fortuna, e vorrei che mi venisse a trovare, qui, nel parco Verde, dove abito, per vedere come viviamo in questo quartiere, giorno per giorno ". La piccola Fortuna (anni sei) fu uccisa il 24 giugno del 2014 e recentemente Mattarella aveva sollecitato un'inchiesta rapida, ampia e severa. Mi auguro che da questa vicenda si apra un dibattito serio sotto tutti gli aspetti (sociali, culturali, giuridici, ecc.) utili a debellare o almeno a ridurre sensibilmente l'odioso reato della pedofilia, che sconvolge le vittime e i loro cari.