Ripristinare la sovranità:
è indispensabile
che Italia e Stati Uniti
rivedano gli accordi
che consentono la presenza
di ordigni nucleari
sul nostro territorio
È ormai imprescindibile che l’Italia e gli Stati Uniti rivedano profondamente gli accordi che permettono la presenza di ordigni nucleari sul nostro territorio, con l’obiettivo chiaro e non rinviabile di rimuoverli del tutto. La nostra sovranità nazionale è messa in discussione da una realtà che riguarda la sicurezza e la sopravvivenza stessa dei cittadini: bombe nucleari del tipo B61-12 sono ancora custodite nelle basi di Ghedi (Brescia) e di Aviano (Pordenone), eredità di una strategia militare che ci espone a rischi incalcolabili.
Questa situazione, spesso giustificata in nome di impegni internazionali, di fatto trasforma l’Italia in un potenziale bersaglio e in un’area ad altissimo rischio, sia in caso di conflitto che di incidente. Le conseguenze di un’eventuale esplosione, anche involontaria, sarebbero devastanti: milioni di persone esposte, l’ambiente irrimediabilmente compromesso, la salute pubblica minacciata per generazioni.
Personalmente, credo che alla luce dei valori del Partito di Democrazia Sovrana Popolare (DSP) — tutela della vita, difesa della dignità nazionale, priorità alla spesa sociale — diventa urgente avviare un processo di denuclearizzazione del Paese. Le risorse oggi legate alla presenza di armi atomiche potrebbero essere destinate a sanità, istruzione, ricerca, sostegno alle famiglie e sviluppo dei territori. È una questione di buon senso, di giustizia e di responsabilità verso il futuro.
Il Parlamento deve senza indugi obbligare il nostro Governo ad avviare un negoziato trasparente con gli Stati Uniti per stabilire un calendario certo e vincolante per la rimozione di ogni ordigno nucleare presente in Italia. Parallelamente, occorre farsi promotori in Europa di una politica di sicurezza fondata sulla cooperazione e sul disarmo, non sulla minaccia di distruzione reciproca.
Questo è un passaggio storico: scegliere la via della denuclearizzazione significa restituire piena sovranità al nostro Paese, proteggere la vita dei cittadini e costruire un futuro libero da armi di annientamento. Non agire oggi vorrebbe dire accettare il rischio per sempre. (Carlo Silvano)
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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi articoli e libri. Per informazioni cliccare sul seguente collegamento: Libri di Carlo Silvano
Da una lettrice ricevo il seguente commento:
RispondiEliminaRimuovere gli ordigni nucleari dall’Italia non è solo una scelta di sicurezza, ma un atto di maturità politica e di dignità nazionale. Significa smettere di vivere con una minaccia silenziosa sopra le nostre teste e investire in relazioni fondate sul dialogo, non sulla paura. Avviare trattative con la Russia per costruire legami commerciali e culturali significherebbe trasformare un vicino spesso visto come avversario in un partner strategico, capace di arricchire l’Europa di nuove opportunità e di rafforzare la pace. La vera sicurezza nasce quando gli interessi si intrecciano e le culture si incontrano, non quando si accumulano armi pronte a distruggere.