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Adriana Michielin ci invita a riflettere sull'opera e sulla figura di Matilde Serao

 VILLORBA - Nella sua prima raccolta di liriche intitolata "Filo d'erba", la poetessa Adriana Michielin ha dedicato a Matilde Serao (1856 – 1927), dei versi che evocano riflessioni di carattere spirituale ed etico, e riconducibili alla denuncia delle ingiustizie presentate dalla nota giornalista e scrittrice napoletana. A pagina 57 leggiamo anche questi versi:

Indefessa narra,

denuncia l'incuria

e le gravi iniquità,

stagnanti nel ventre

dell'amata città”.

Questi versi richiamano l’atteggiamento instancabile di Matilde Serao nel raccontare e denunciare le disuguaglianze e le ingiustizie presenti nella società, rappresentate simbolicamente dal “ventre” dell'amata città di Napoli. La poetessa Adriana Michielin ci invita così a riflettere sul ruolo degli individui impegnati nel denunciare i mali del mondo e ad assumere una posizione etica e spirituale di fronte alle ingiustizie.

La narrazione, infatti, può avere un potere straordinario nel portare alla luce ciò che è nascosto, evidenziando le realtà dolorose e spingendo verso la giustizia e il cambiamento. La figura di Matilde Serao, descritta come “indefessa”, ci ricorda l'importanza di una testimonianza costante e coraggiosa, di dare voce a coloro che non sono ascoltati e di svelare le iniquità che affliggono la società.

Dal punto di vista etico, questi versi ci invitano a riflettere sulla nostra responsabilità individuale e collettiva nel combattere le ingiustizie. Ci suggerisce di non ignorare o accettare passivamente gli abusi e le disuguaglianze, ma piuttosto di agire per porvi rimedio. Ci spingono a denunciare l’incuria e l’ingiustizia, ad assumere una posizione di coraggio e integrità morale nella difesa dei valori umani fondamentali.

Questi versi ci mettono di fronte alla consapevolezza che il nostro impegno etico e spirituale non può limitarsi a parole vuote, ma deve tradursi in azioni concrete per la trasformazione del mondo. Ci sfidano a rompere la stagnazione dell’indifferenza e a lavorare per un futuro più giusto e umano, dove tutti possano vivere dignitosamente.

I versi che Adriana Michielin dedica a Matilde Serao ci invitano, in sintesi, a riflettere sulla potenza della narrazione e della denuncia delle ingiustizie, e a intraprendere un cammino spirituale ed etico che promuova la giustizia sociale e la solidarietà umana.


 

 

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