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Maria di Nazaret è la Madre del Creatore

 

Maria di Nazaret

è la Madre del Creatore (1)

Maria di Nazaret, la Madre del Creatore, occupa un posto speciale nel cuore della cristianità. La sua figura incarna l’umiltà, la fede e la dedizione. Riflettere sulla sua esistenza terrena e sul suo ruolo nella vita di Gesù, ci permette di comprendere meglio la grandezza di Dio e la meraviglia della creazione.

Nel Santo Rosario, Maria è venerata come Madre del Creatore. Questo titolo non solo onora la sua maternità divina, ma la colloca anche davanti alla vastità della creazione, descritta con splendore nei primi capitoli della Genesi. In Genesi 2,1-4, leggiamo:

Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo...

Lo stupore di Maria

Immaginiamo per un momento Maria, una ragazza di Nazaret, umile e devota, contemplare queste parole. Il suo cuore puro e la sua mente aperta sono perfetti per la piena comprensione spirituale della creazione di Dio. Lo stupore di Maria davanti alla grandezza dell’universo deve essere stato immenso. Come ogni madre, Maria avrà sicuramente guardato il suo Figlio con ammirazione e amore. Tuttavia, nel suo caso, il Figlio era anche il Creatore dell’universo, colui che aveva dato vita alle stelle, ai mari e a ogni creatura vivente.

Maria, conoscendo le Sacre Scritture, avrebbe percepito la portata del miracolo che stava vivendo. Ella, una semplice serva del Signore, era stata scelta per portare in grembo il Verbo incarnato, colui che, come seconda Persona della Santissima Trinità, aveva plasmato l’universo con la sua parola. Questo stupore non era solo intellettuale, ma profondamente spirituale, un misto di meraviglia, umiltà e gratitudine.

La gratitudine verso Dio

La gratitudine di Maria verso Dio è palpabile in ogni momento della sua vita, ma trova una delle sue espressioni più pure nel Magnificat (Luca 1,46-55). In questo canto di lode, Maria esprime il suo ringraziamento per le grandi cose che Dio ha fatto per lei e per tutto il suo popolo:

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome…”.

Le parole di Maria nel Magnificat riflettono la sua consapevolezza del ruolo straordinario che Dio le ha affidato. Ella riconosce la propria piccolezza e, allo stesso tempo, l’immensità della grazia divina che si è riversata su di lei. La gratitudine di Maria non è solo per i doni ricevuti, ma per la possibilità di essere parte del grandioso disegno di salvezza di Dio.

Maria modello di fede

Maria di Nazaret è un modello incomparabile di fede e umiltà. La sua vita è un costante invito a contemplare la grandezza di Dio e a rispondere con un cuore grato e umile. Guardando a Maria, possiamo imparare a riconoscere la bellezza della creazione e la bontà del Creatore. La sua gratitudine ci ispira a ringraziare Dio per le meraviglie del mondo e per il dono della vita stessa.

In un mondo spesso distratto e disattento alle meraviglie della creazione, Maria ci insegna a fermarci, a contemplare e a ringraziare. La sua vita ci sprona a vivere con stupore e gratitudine, riconoscendo la mano di Dio in ogni cosa. Come Maria, possiamo imparare a vedere la grandezza dell’universo e a rispondere con un cuore pieno di lode e ringraziamento.

Conclusione

Maria di Nazaret, Madre del Creatore, ci offre un esempio sublime di come vivere la nostra fede. Il suo stupore davanti alla grandezza della creazione e la sua profonda gratitudine verso Dio ci ricordano che siamo parte di un disegno divino molto più grande di noi. Seguendo il suo esempio, possiamo avvicinarci a Dio con umiltà e riconoscenza, pronti a riconoscere e a celebrare le meraviglie del suo amore e della sua creazione. 

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(1) Questo brano è tratto dal volume “I sette misteri del Santo Rosario”, ed. Youcanprint. Per ulteriori informazioni sul libro cliccare sul collegamento che segue: I sette misteri del Santo Rosario



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