La lezione di don Oreste Benzi
Ieri sera ho avuto l’occasione di presentare il mio libro intitolato “Non ero così e volevo crescere onesta” presso un’abitazione privata nella zona del montebellunese. Erano presenti una ventina di persone, e dopo aver descritto alcune parti del libro riguardanti il reclutamento delle ragazze che venivano avviate alla prostituzione, i tenutari delle case chiuse e le carenze igienico-sanitarie dei bordelli, mi sono soffermato su una frase di don Oreste Benzi, il quale alla luce della sua lunga esperienza umana e sacerdotale tesa a salvare le giovani dalla prostituzione, affermò che “nessuna donna nasce prostituta”. A mio avviso questa affermazione racchiude in sé un profondo richiamo all’umanità e alla dignità intrinseca di ogni persona. Questo messaggio mette in luce una verità spesso trascurata o distorta nella percezione comune della prostituzione. Don Benzi ci ricorda che la prostituzione non è una scelta libera e volontaria, ma una condizione che deriva da circostanze di vulnerabilità, sfruttamento e coercizione.
L’affermazione don Oreste Benzi sottolinea che la prostituzione esiste non per una naturale predisposizione delle donne, ma a causa della domanda da parte dei cosiddetti clienti. Questi uomini, attraverso il loro comportamento, alimentano un mercato che si basa sulla mercificazione del corpo umano e sullo sfruttamento delle debolezze altrui. In questo modo, don Benzi ci spinge a riflettere sul ruolo che la società nel suo insieme gioca nel perpetuare questa forma di schiavitù moderna.
Ma perché si accetta, o peggio si giustifica, la domanda di servizi sessuali a pagamento? Cosa ci dice questo sulla concezione di potere e controllo nei rapporti umani? Don Oreste Benzi ci invita a guardare oltre le apparenze e a riconoscere la complessità delle storie individuali che si celano dietro ogni persona coinvolta nella prostituzione.
Il suo messaggio è anche un richiamo all’azione: lavorare per cambiare le condizioni che portano le persone alla prostituzione, offrendo alternative concrete e supporto a chi ne è vittima. Questo implica promuovere politiche sociali ed economiche che riducano la povertà, l’emarginazione e la violenza, e che garantiscano pari opportunità per tutti.
Infine, nel corso della sua vita terrena don Oreste Benzi ci ha esortati a riflettere sulla nostra responsabilità individuale e collettiva. È un invito a non girarsi dall’altra parte, a non essere complici silenziosi di un sistema ingiusto, ma a impegnarsi attivamente per una società più giusta e umana.
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