Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2024

Settimio Cipriani, Missione ed evangelizzazione negli Atti degli Apostoli

  Ho trascorso diverse estati degli anni Novanta a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, presso l’abitazione del sacerdote e professore Settimio Cipriani (1919 - 2014), preside emerito della Facoltà teologica di Capodimonte a Napoli e biblista. In particolare, il prof. Cipriani era un profondo conoscitore dell’opera missionaria di san Paolo. Nella sua casa di Pratovecchio, don Settimio Cipriani possedeva una ricca biblioteca privata e il mio compito era quello di catalogare tutti i volumi. Si trattava di un lavoretto estivo che mi piaceva molto e che don Settimio apprezzava e mi riconosceva con un ottimo compenso economico e anche regalandomi, di volta in volta, copie dei libri che aveva pubblicato. Ed ora, dalla mia personale e modesta biblioteca, è uscito fuori uno dei volumi scritti da don Settimio, intitolato “ Missione ed evangelizzazione negli Atti degli Apostoli ”. Le pagine di questo volume offrono tanti spunti per delle riflessioni personali e che provo a p

Preghiera, lettura del Vangelo e studio del Catechismo: fonte di gioia e di crescita spirituale

    Preghiera, lettura del Vangelo e studio del Catechismo: fonte di gioia e di crescita spirituale (1) Nel Vangelo di Luca ( 2,41-50) , leggiamo che Maria e Giuseppe, dopo tre giorni di ansiosa ricerca, trovano Gesù nel Tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascolta e li interroga. Tutti coloro che lo ascoltavano erano stupiti della sua intelligenza e delle sue risposte. Questo episodio evidenzia la profonda connessione di Gesù con la sua missione divina e la sua conoscenza della legge e delle scritture fin dalla giovane età.   Pensando a Maria e a Giuseppe che cercano Gesù con ansia e preoccupazione, ci dovrebbe spingere a cercare costantemente Dio nella nostra vita quotidiana. Ogni cristiano è chiamato a cercare Gesù con sincerità e dedizione, sapendo che solo in Lui possiamo trovare le risposte ai nostri dubbi e alle nostre inquietudini. Un altro aspetto che emerge da questo brano del Vangelo di Luca riguarda Gesù, il quale pur essendo giovane, dimostra

I primi passi verso l’Unione europea e l’influenza della Francia

    I primi passi   verso l’Unione europea e l’influenza della Francia   L’Unione europea (Ue) è il frutto di un lungo e complesso processo di integrazione, iniziato nel dopoguerra, con l’obiettivo di garantire la pace, la stabilità e la prosperità in un continente devastato da secoli di conflitti. Tuttavia, questo percorso non è stato privo di tensioni e divergenze di visioni tra i vari stati membri. Un episodio emblematico di tali tensioni si verificò il 10 marzo 1953, durante una riunione politica in cui il francese Maroger espresse una visione centralizzatrice dell’Europa, che suscitò notevoli preoccupazioni tra i sostenitori di un’Europa più federale e meno dominata dalle singole nazioni.   La dichiarazione di Maroger e le prime divergenze Il 10 marzo 1953, Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori del federalismo europeo, annotò nel suo “Diario europeo. 1948-1969” una dichiarazione sorprendente del politico francese Maroger. Questi affermò di essere favorevole a una “unione europ

Napoleone? Né còrso, né francese, ma un semplice opportunista

Napoleone? Né còrso, né francese, ma un semplice opportunista “ No, quegli uomini non son fatti cosí; il vero dominatore, al quale tutto è permesso, saccheggia Tolone, compie il macello di Parigi, dimentica un’armata in Egitto, spreca mezzo milione di uomini nella campagna di Mosca e se la cava con un gioco di parole a Vilna; e a lui, dopo morte, innalzano statue, e quindi tutto gli è permesso. No, uomini siffatti, si vede, non sono di carne, ma di bronzo! ” (tratto da “Delitto e castigo”, di Fëdor Dostoevskij) Il passaggio di “ Delitto e castigo ” in cui Raskòl'nikov riflette sulla figura del “vero dominatore” può essere interpretato come una critica implicita a figure storiche come Napoleone Buonaparte (in seguito francesizzato in Bonaparte), che, nonostante le sue origini italiane e il legame con la Francia, sembra essere stato guidato unicamente dall’ambizione personale e dal desiderio di potere. L’indifferenza verso le proprie origini Napoleone Buonapart