Ubi Deus ibi pax:
alla ricerca della pace per conoscere Dio
e dare un senso alla propria esistenza
È facile perdersi nel tumulto della vita moderna, tra le innumerevoli distrazioni e le richieste incessanti del quotidiano. Siamo immersi in un mondo frenetico, costantemente connessi a dispositivi e circondati da un costante flusso di informazioni. In mezzo a questa frenesia, il motto latino “Ubi Deus ibi pax” risuona come un invito a cercare la pace in luoghi lontani dai rumori del mondo, in eremi e boschi, dove il silenzio diventa un rifugio per l’anima assetata di tranquillità e significato.
Il richiamo a cercare Dio in luoghi tranquilli e remoti non è solo un invito religioso, ma una proposta universale per ritrovare l’equilibrio interiore. Soprattutto per i giovani, immersi in una società che spesso valorizza l’efficienza e la produttività, la ricerca di spazi di silenzio diventa un atto di resistenza, un modo per riconnettersi con la propria essenza e valutare il vero significato della propria esistenza.
Gli eremi e i boschi, luoghi lontani dalla frenesia urbana, offrono uno sfondo ideale per questa ricerca interiore. La solitudine di questi luoghi non è vuota, ma è piuttosto un invito a immergersi profondamente nella propria interiorità. Nel silenzio della natura, lontano dalle distrazioni, si apre uno spazio per la riflessione e la contemplazione. È un'opportunità per ascoltare il proprio cuore e discernere il significato più profondo della vita.
La pace cercata in questi luoghi non è solo la calma esterna, ma un ritorno alla pace interiore, alla riscoperta di una connessione più profonda con se stessi e con il divino. La spiritualità diventa un faro e la ricerca di Dio si trasforma in una ricerca di senso, di significato che va al di là delle superficiali preoccupazioni quotidiane.
Nel mondo frenetico di oggi, la pratica di ritirarsi in luoghi silenziosi può sembrare un lusso riservato a pochi privilegiati. Tuttavia, questo invito non è limitato alla fisicità dei luoghi, ma è una chiamata a coltivare il silenzio interiore, ovunque ci si trovi. Può essere raggiunto attraverso la meditazione dei Vangeli e la preghiera.
I giovani, in particolare, sono chiamati a non fuggire dal silenzio, ma ad abbracciarlo come un alleato nella loro ricerca di significato. In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale, il silenzio diventa rivoluzionario, una ribellione contro il rumore costante che spesso ci impedisce di ascoltare la voce interiore.
In conclusione, “Ubi Deus ibi pax” ci ricorda che la pace autentica non è da cercare solo fuori di noi, ma anche dentro di noi. In ogni passo verso il silenzio, in ogni momento di contemplazione, siamo invitati a scoprire che Dio non è lontano, ma è presente nel profondo del nostro essere. La ricerca della pace diventa così una navigazione interiore, un viaggio verso la comprensione di chi siamo veramente e del nostro posto nel vasto mosaico del creato.
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Il presente blog è curato da Carlo Silvano, autore di numerosi volumi. Per informazioni cliccare sul seguente collegamento: Libri di Carlo Silvano
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