Susegana, gli alunni visitano la chiesa della "Visitazione della beata vergine Maria"

Visita istruttiva alla chiesa di Susegana

per una classe della scuola primaria

“Alessandro Manzoni”

Venerdì 24 gennaio 2025, una classe della scuola primaria "Alessandro Manzoni" di Susegana, accompagnata dai propri insegnanti, ha avuto l’opportunità di visitare la chiesa di Susegana intitolata alla "Visitazione della beata vergine Maria". Questa esperienza è stata un’occasione speciale per conoscere da vicino un edificio che non è solo un luogo di preghiera, ma anche una preziosa testimonianza storica e culturale per la comunità.

Durante la visita istruttiva, agli alunni è stato spiegato che la costruzione della chiesa è iniziata nel XIII secolo, un periodo molto lontano da oggi. È stato raccontato anche come il campanile, alto e imponente, sia stato aggiunto successivamente, diventando un simbolo per tutto il paese.

Un tema molto interessante trattato durante la visita è stato quello degli affreschi. Gli insegnanti hanno spiegato che un tempo le pareti della chiesa erano ricoperte da bellissime pitture che raccontavano scene della Bibbia, utili per aiutare chi non sapeva leggere a comprendere le storie della fede. Purtroppo, durante il periodo della peste che ha afflitto la comunità locale, le pareti furono imbiancate per evitare la diffusione del contagio, e così quasi tutti gli affreschi andarono perduti. Gli alunni hanno compreso quanto fosse importante quell’arte, che rendeva la chiesa un “libro di immagini” per tutti.

Un momento particolarmente significativo è stato quando è stato descritto il celebre quadro della "Madonna tra i Santi", opera del pittore Giovanni Antonio de' Sacchis, detto il Pordenone (vedi foto sopra). Questa meravigliosa pittura rappresenta la Madonna circondata dai santi ed è un esempio della grandezza artistica presente nella chiesa.

Questa visita è stata molto importante per gli alunni, perché ha permesso loro di comprendere quanto sia fondamentale conoscere e valorizzare la chiesa di Susegana, non solo come edificio religioso, ma anche come parte della storia e dell’identità della comunità locale. È stata un’esperienza educativa e stimolante, che ha lasciato nei bambini un nuovo senso di rispetto e meraviglia per il patrimonio culturale della loro comunità. (Carlo Silvano)

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