“Sostenere la natalità, la famiglia e le giovani coppie è importante – esordisce Silvia Barbisan, esponente a Villorba di “Azione” di Carlo Calenda – e tra le varie proposte che ritengo opportuno portare avanti ci sono un contributo a sostegno della natalità, ovvero un assegno una tantum di euro 500 per ogni bambino nato in famiglia con ISEE non superiore ad euro 30 mila; credo, poi, che sia opportuno offrire contributi pari ad euro 200 annui per ogni famiglia con almeno 2 figli minorenni per l'acquisto di dotazioni tecnologiche e, non ultima, la riduzione dell'addizionale comunale all'Irpef di un punto percentuale a tutte le famiglie dove c'è un nuovo nato per l'anno d'imposta coincidente con il primo anno di vita del bambino”.
In vista delle prossime elezioni comunali Silvia Barbisan mi ha rilasciato la breve intervista che segue.
Avv. Silvia Barbisan, attualmente la scuola dell’infanzia statale “Carlo Collodi” non è in grado di soddisfare le esigenze di tutte le giovani famiglie villorbesi. In che modo, secondo lei, il Comune dovrà sostenere le scuole parrocchiali chiamate ad accogliere i bambini che non trovano posto nella scuola statale?
Sono convinta che occorra una rimodulazione del contributi comunali alle scuole parrocchiali sulla base del numero degli iscritti, anche di quelli fuori comune, e dell'offerta formativa.
Parliamo di educazione dei figli. Lei è d’accordo con chi nel mondo degli LGBT sostiene che due uomini possano come genitori prendersi cura di un bambino escludendo la figura materna? Qual è in merito il suo pensiero?
L'argomento è molto delicato e ha bisogno di approfondimenti più sulla qualità delle persone che vogliono intraprendere questo particolare percorso che sulla bontà ab origine della situazione in astratto.
In questi ultimi mesi si parla molto del ddl Zan. Qual è la sua opinione?
In linea di massima non sarei contraria, ma il fatto di legiferare sull'identità di genere' ovvero sul genere che ciascuno sente di avere in un determinato momento storico della sua vita indipendentemente dal sesso di origine, mi lascia molte perplessità da in punto di vista giuridico più che morale. La tutela dell'autopercezione di sé potrebbe essere fonte di difficoltà interpretative tali da inficiare i principi su cui la norma poggia. Inoltre c'è il problema della sovrapposizione tra il termine "genere' e "sesso" e della relativa tutela costituzionale assegnata. Infine non si capisce bene in che cosa consistano le “condotte antigiuridiche".
Ritornando alle prossime elezioni comunali a Villorba, i vari parchi pubblici esistenti sul nostro territorio sono spesso abbandonati all’incuria quando, invece, potrebbero assolvere alla loro funzione di svago e luoghi utili a socializzare...
I parchi pubblici a Villorba sono molti e molto frequentati. Non sono in condizioni ottimali a volte più per l'incuria di chi li frequenta che per la mancata manutenzione. È necessario, però, un'attenzione maggiore da parte del Comune alla fruibilità di questi luoghi di aggregazione. Penso anzitutto ad un utilizzo maggiore da parte di associazioni culturali e sportive che potrebbero anche partecipare alla manutenzione degli stessi.
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