intervista all’atleta Matteo Ceola*
SAVONA – Nei giorni 22
e 23 febbraio 2020 si è svolto a Savona il Campionato nazionale di Ju Jitsu con
la partecipazione di 670 atleti provenienti da 12 regioni italiane. Un evento
particolare che ha visto la presenza di ben quaranta società sportive, tra cui
l’Asd Studio Karate Ju Jitsu 2002 di Villorba con tre atleti guidati dai
maestri Sergio Collodet e Monica Mano. Ad ottenere una medaglia d’argento sono
stati Jasmine Giacomini ed Eric Fedorov, mentre a salire sul gradino più alto
del podio è stato Matteo Ceola, affermandosi come campione nazionale CSEN di Ju
Jitsu per la categoria under 18, kg 73, nella specialità Fighting system.
Matteo, come hai reagito
quando ti è stato proposto di partecipare al Campionato nazionale di Ju Jitsu
che si è svolto a Savona nei giorni 22 e 23 febbraio?
In realtà non è stata
una sensazione molto diversa da altre gare. In una gara di alto livello riesco
a confrontarmi meglio con altri atleti e a capire il mio livello.
Che emozione hai provato
quando domenica mattina, a Savona, sei entrato nella palestra?
Ero molto tranquillo. Mi
chiedevo quanti avversari avrei dovuto incontrare e per quanto si sarebbe
protratta la gara vista l'ingente partecipazione.
A Savona quante volte
sei salito sul tatami?
Ho sostenuto tre
incontri.
Secondo te, nel tuo
primo combattimento quali sono stati i tuoi punti di forza che ti hanno
consentito di vincere?
Il mio campionato è
cominciato in salita, infatti ho perso il primo incontro. Ho commesso una serie
di errori, cercando di contrastare un avversario molto veloce nelle tecniche di
pugno nella prima fase. Nonostante questo primo risultato, non mi sono perso
d’animo e ho affrontato i successivi combattimenti concentrato e motivato.
(Matteo Ceola)
A che punto delle gare
hai capito che potevi vincere e salire sul gradino più alto del podio?
Ho affrontato le gare
una ad una senza pensare al risultato finale e solo una volta salito sul podio
ho realizzato di aver raggiunto il punteggio più alto.
Quali sono le tue osservazioni
sul terzo ed ultimo combattimento che hai dovuto affrontare?
Sono partito in
svantaggio, cioè 6-1 per l’avversario, ma mi sono ripreso dopo un minuto
dall'inizio dell'incontro. Sia io che l'avversario, durante questa prima parte
di incontro, abbiamo ricevuto alcune penalità per passività, ovvero per mancata
applicazione di tecniche in un certo lasso di tempo, ma subito dopo ho accusato
meno la stanchezza. Durante il resto del combattimento ho ribaltato il
risultato con alcuni Ippon in prima fase, compiendo una buona esecuzione di
tecniche di pugno e calcio portate a segno, e una in terza fase col blocco a
terra.
E così hai ottenuto la
vittoria…
Sì, con un punteggio di
15-10.
Durante le gare quali
consigli ti ha dato il maestro Sergio Collodet?
Il maestro Sergio mi ha
consigliato di mettere sul tatami tutta la grinta che ho dimostrato nelle gare
precedenti. Inoltre, mi ha suggerito alcune migliorie da applicare a delle
tecniche e di effettuare diverse finte, conoscendo il mio stile di combattimento.
Per te cosa significa
aver vinto questo campionato?
È una grande
soddisfazione vedere che il percorso intrapreso finora mi ha portato a crescere
al punto di vincere un campionato nazionale. Ho notato anche margini di
miglioramento sui quali continuare a lavorare, che per me sono stimoli per il
futuro.
A chi dedichi questa
vittoria?
Vorrei dedicare questa
vittoria ai miei maestri Sergio e Monica che non hanno mai smesso di
insegnarmi. Un particolare ringraziamento va anche agli istruttori della S.K.J.
2002, ai miei compagni di tatami Federico, Alberto e Shirley e soprattutto ai
miei genitori e a mia sorella.
*Intervista tratta dal volume "Le arti marziali del karate e del Ju Jitsu a Villorba" (in preparazione)
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