VILLORBA – Anche
quest’anno un buon numero di adulti, giovani, ragazzi e bambini partecipa alle
attività dell’Asd Studio Karate Ju-Jitsu 2002 e per far fronte alle loro esigenze
formative, la società è continuamente impegnata a qualificare i propri
insegnanti ed allenatori. In questa direzione, lo scorso mese di dicembre
Monica Mano ha affrontato e superato l’esame che le ha consentito di indossare
la Cintura nera IV Dan di Karate. Monica
Mano è Allenatore Federale FIJLKAM/CONI, Insegnante Tecnico di Karate,
Educatore Sportivo Scolastico, Vicepresidente dell'Asd Studio
Karate Ju Jitsu 2002 e Responsabile Tecnico degli Insegnanti per il settore
Karate.
Quanto tempo ed
energie ha dovuto impiegare per superare l’esame di Cintura Nera IV Dan di
Karate?
Molto tempo,
molte ore di allenamento e molte energie. Quando si pratica un’arte marziale
non si finisce mai di studiare, imparare e perfezionarsi. Dal III Dan al IV,
devono necessariamente passare cinque anni, io ne ho impiegati un po' di più
perché, purtroppo, ho subito tre infortuni che mi hanno impedito di prepararmi
prima, ma non mi è mai mancata la determinazione a continuare e superare le
difficoltà.
E alla fine il
risultato è arrivato.
Sì!
Cosa significa
per lei aver conseguito questa cintura?
Per me
significa molto. È stata una sfida con me stessa che ho affrontato e vinto.
Quando ho iniziato a praticare il Karate, come molte persone che iniziano ad
allenarsi, vedevo la Cintura Nera, il I Dan, come un traguardo difficile da
raggiungere e invece, con l’aiuto e il sostegno di Sergio Collodet, che mi ha
sempre appoggiata e incoraggiata, sono arrivata a questo punto.
Che comunque
non è un traguardo,
Come dicevo
prima non si è mai arrivati, ma bisogna avere sempre l’umiltà e la
consapevolezza che c’è sempre qualcosa da imparare.
Dopo la pausa
delle vacanze di Natale ho ricominciato a studiare e allenarmi per le prossime
sfide e ce ne saranno sicuramente altre.
Lo scorso 1°
dicembre a Roma si è svolto il Primo Trofeo Città di Roma e due atleti
villorbesi – Jasmine Giacomini e Lorenzo DeLonghi – sono saliti sul gradino più
alto del podio. A suo avviso, sotto il profilo tecnico, i nostri atleti come
hanno affrontato le gare?
Jasmine e
Lorenzo hanno pienamente meritato il primo posto. In gara sono stati
determinati. Superiori sia psicologicamente che tecnicamente hanno lottato per
vincere e il risultato si è visto.
A Roma hanno
gareggiato anche Matteo Ceola ed Eric Fedorov. Quali consigli suggerisce per
farli migliorare sotto il profilo tecnico?
Eric è ancora
alle sue prime esperienze. È il più giovane del gruppo agonisti e ha bisogno di
crescere, ma è un atleta che si allena con impegno e l’esperienza darà i suoi
frutti. Comunque, a Roma, ha saputo pienamente meritarsi il suo secondo posto.
Matteo ultimamente è molto migliorato, soprattutto nella tecnica e nella
determinazione. Il suo secondo posto è stato più che meritato, considerato il
fatto che ha affrontato avversari di una categoria superiore alla sua. Quindi
mi sento solo di dirgli di continuare così. Agli allenamenti è praticamente
sempre presente e si impegna molto: sicuramente potrà ottenere ancora buoni
risultati.
Dopo il Trofeo
di Roma siete partiti per la Grecia: cosa ha significato per lei la presenza di
un’atleta dell’Asd Studio Karate e Ju-Jitsu di Villorba alle gare di Atene lo
scorso 8 dicembre?
L’atleta in
questione è Jasmine Giacomini, ed il fatto che sia stata convocata per la gara
di Atene è il risultato del buon lavoro di allenamento che sta facendo sia con
Sergio Collodet nel Ju Jitsu, sia con me per il Karate, quindi è stata una
soddisfazione personale per entrambi.
Ad Atene Jasmine
come ha affrontato la gara?
Con la solita determinazione:
è combattiva e tecnicamente preparata. È stata sicuramente un’esperienza, in
ambito internazionale, che ci ha insegnato molto.
Qual
è stata la più bella emozione che avete provato ad Atene?
Vedere
che su 1200 atleti presenti alla manifestazione, la nostra atleta è riuscita
ancora una volta a salire sul podio.
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