Guardare oltre senza perdersi: la fede nell’epoca del controllo Nel XX canto dell’ Inferno , Dante Alighieri pone lo sguardo su un limite eterno dell’uomo: la sete di conoscere ciò che non gli appartiene. Gli indovini e i maghi, puniti con la testa rivolta all’indietro, sono il simbolo di chi ha voluto violare il mistero del tempo e del disegno divino. La loro condanna è tanto fisica quanto spirituale: il desiderio di guardare troppo avanti li ha resi ciechi al presente. Questo episodio, apparentemente lontano, parla in modo sorprendentemente attuale alla coscienza cristiana di oggi . Viviamo in un’epoca che idolatra la previsione, il controllo, la misurazione di ogni cosa: algoritmi che predicono i nostri gusti, statistiche che pianificano il futuro, tecnologie che promettono di sconfiggere la morte. In questa corsa, la fede rischia di diventare un residuo del passato, un linguaggio fragile in mezzo al rumore della certezza. Eppure, Dante ci invita a un altro tipo di sguardo: q...
Marco Rizzo a Cefalonia: il ricordo dei caduti della Divisione Acqui e l’onore ritrovato Nel settembre del 2025 Marco Rizzo, segretario di Democrazia Sovrana Popolare, si era recato a Cefalonia per rendere omaggio ai militari italiani caduti nel 1943, vittime della ferocia nazista e dell’abbandono politico e militare seguito all’armistizio. La sua presenza sull’isola greca, accompagnato da una delegazione del partito, aveva assunto un significato profondo: restituire voce e dignità a un sacrificio che resta una delle pagine più dolorose, ma anche più nobili, della nostra storia. Durante la commemorazione, Rizzo aveva ricordato come la Divisione Acqui, rimasta senza ordini e senza comando, avesse scelto di non arrendersi, di non cedere le armi e di difendere l’onore dell’Italia anche nella sconfitta. Migliaia di soldati e ufficiali erano stati fucilati, altri deportati o uccisi nei giorni successivi. “Cefalonia – aveva dichiarato Marco Rizzo – non fu solo u...