Nizza: la città italiana sotto bandiera francese Chi oggi passeggia tra le palme della Promenade des Anglais o tra i vicoli profumati di basilico della Vecchia Nizza vede una città francese. Ma basta grattare un po’ la superficie – o ascoltare attentamente certi suoni e certi nomi – per scoprire un’anima profondamente italiana. Un’italianità che affonda le radici nella storia e che, in momenti cruciali, si è manifestata con forza e orgoglio. Nell’ agosto del 1543 , due potenze alleate – la Francia di Francesco I e la flotta ottomana di Solimano il Magnifico, guidata dal leggendario pirata Barbarossa – strinsero d’assedio Nizza. Allora parte dei domini sabaudi, la città e la contea di Nizza rappresentava una roccaforte strategica tra Provenza e Liguria. I nizzardi resistettero per settimane, combattendo sulle mura e nelle strade. È in quei giorni che emerge la figura di Caterina Segurana , una lavandaia che guidò un manipolo di cittadini nel respingere gli ass...
Ripristinare la sovranità: è indispensabile che Italia e Stati Uniti rivedano gli accordi che consentono la presenza di ordigni nucleari sul nostro territorio È ormai imprescindibile che l’Italia e gli Stati Uniti rivedano profondamente gli accordi che permettono la presenza di ordigni nucleari sul nostro territorio, con l’obiettivo chiaro e non rinviabile di rimuoverli del tutto. La nostra sovranità nazionale è messa in discussione da una realtà che riguarda la sicurezza e la sopravvivenza stessa dei cittadini: bombe nucleari del tipo B61-12 sono ancora custodite nelle basi di Ghedi (Brescia) e di Aviano (Pordenone), eredità di una strategia militare che ci espone a rischi incalcolabili. Questa situazione, spesso giustificata in nome di impegni internazionali, di fatto trasforma l’Italia in un potenziale bersaglio e in un’area ad altissimo rischio, sia in caso di conflitto che di incidente. Le conseguenze di un’eventuale esplosione, anche involonta...