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Patrizia Caproni (DSP): «Senza sovranità non c’è futuro: così fermiamo anche la fuga dei giovani»

  «Senza sovranità non c’è futuro: così fermiamo anche la fuga dei giovani» Intervista a Patrizia Caproni, dirigente nazionale di Democrazia Sovrana Popolare e candidata al Consiglio Regionale del Veneto In un incontro molto partecipato a Treviso, Patrizia Caproni (DSP) pone al centro del dibattito due nodi cruciali per il Veneto e per l’Italia: la necessità di riconquistare una piena sovranità nazionale — condizione per qualsiasi reale autonomia regionale — e l’urgenza di fermare l’esodo dei giovani, sempre più attratti dall’estero in cerca di dignità professionale e qualità di vita. Fra immigrazione non governata, autonomia possibile solo “a Stato sovrano” e la promessa di una politica “libera dai padroni”, l’intervista traccia le linee di una proposta che punta a rompere gli schemi della politica tradizionale. Patrizia Caproni, domenica 9 novembre, presso l’Hotel Maggior Consiglio di Treviso, si è tenuto un importante incontro politico con Marco Rizzo e Antonio Serena. Qual...
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La figlia del professore, Una storia del nostro tempo

Una storia che parla del nostro tempo Un fatto di cronaca avvenuto tra Milano, Monza e Brianza ha rivelato la realtà drammatica di giovani costretti a vivere in condizioni di schiavitù moderna. Sfruttati per il traffico di droga, segregati, manipolati e ridotti a strumenti di profitto da organizzazioni criminali. È una notizia che colpisce per la sua crudeltà, ma ancora di più perché rivela una ferita profonda della nostra società: la perdita del valore della persona umana, la solitudine dei giovani, l’indifferenza collettiva. Questo scenario, pur nella sua crudezza, richiama con forza i temi centrali del mio romanzo La figlia del professore : la fragilità, la mancanza di legami, il fallimento di una generazione di adulti incapace di proteggere e ascoltare. Il professore del romanzo rappresenta l’uomo che ha creduto negli ideali politici, ma non ha saputo tradurli in amore concreto. La figlia, invece, incarna il volto smarrito di chi paga il prezzo dell’assenza, di chi cerca senso e ...

Guardare oltre senza perdersi: la fede nell’epoca del controllo

Guardare oltre senza perdersi: la fede nell’epoca del controllo Nel XX canto dell’ Inferno , Dante Alighieri pone lo sguardo su un limite eterno dell’uomo: la sete di conoscere ciò che non gli appartiene. Gli indovini e i maghi, puniti con la testa rivolta all’indietro, sono il simbolo di chi ha voluto violare il mistero del tempo e del disegno divino. La loro condanna è tanto fisica quanto spirituale: il desiderio di guardare troppo avanti li ha resi ciechi al presente. Questo episodio, apparentemente lontano, parla in modo sorprendentemente attuale alla coscienza cristiana di oggi . Viviamo in un’epoca che idolatra la previsione, il controllo, la misurazione di ogni cosa: algoritmi che predicono i nostri gusti, statistiche che pianificano il futuro, tecnologie che promettono di sconfiggere la morte. In questa corsa, la fede rischia di diventare un residuo del passato, un linguaggio fragile in mezzo al rumore della certezza. Eppure, Dante ci invita a un altro tipo di sguardo: q...

Marco Rizzo a Cefalonia: il ricordo dei caduti della Divisione Acqui e l’onore ritrovato

  Marco Rizzo a Cefalonia:  il ricordo dei caduti  della Divisione Acqui  e l’onore ritrovato Nel settembre del 2025 Marco Rizzo, segretario di Democrazia Sovrana Popolare, si era recato a Cefalonia per rendere omaggio ai militari italiani caduti nel 1943, vittime della ferocia nazista e dell’abbandono politico e militare seguito all’armistizio. La sua presenza sull’isola greca, accompagnato da una delegazione del partito, aveva assunto un significato profondo: restituire voce e dignità a un sacrificio che resta una delle pagine più dolorose, ma anche più nobili, della nostra storia.  Durante la commemorazione, Rizzo aveva ricordato come la Divisione Acqui, rimasta senza ordini e senza comando, avesse scelto di non arrendersi, di non cedere le armi e di difendere l’onore dell’Italia anche nella sconfitta. Migliaia di soldati e ufficiali erano stati fucilati, altri deportati o uccisi nei giorni successivi. “Cefalonia – aveva dichiarato Marco Rizzo – non fu solo u...

Patrizia Caproni (DSP): “Rimettere l’uomo al centro dell’economia e della politica. Solo così il Triveneto può ripartire”

  Patrizia Caproni (DSP): “ Rimettere l’uomo al centro dell’economia e della politica. Solo così il Triveneto può ripartire” ( a cura di Carlo Silvano )  Nel Nord-Est, dove la crisi della piccola e media impresa si intreccia con la delocalizzazione e la perdita di coesione sociale, Democrazia Sovrana Popolare propone una lettura alternativa alla globalizzazione economica. Patrizia Caproni  (nella foto con Francesco Toscano a sx e Marco Rizzo a dx), sottolinea la necessità di “rimettere al centro l’uomo e il lavoro” e critica la deriva privatistica nei servizi pubblici, dall’istruzione alla sanità. Nell’intervista Patrizia Caproni affronta i nodi dell’autonomia differenziata, delle disuguaglianze territoriali e della sfiducia verso la politica, indicando nella sovranità economica e popolare la chiave per una nuova stagione di sviluppo. Patrizia Caproni è  referente Elettorale Nazionale e membro dell’Ufficio Politico (referente Nord Est) del partito D...

Francesco Reale (DSP Treviso), Rimettere il cittadino al centro: il Veneto ha bisogno di una rivoluzione popolare

« Rimettere il cittadino al centro: il Veneto ha bisogno di una rivoluzione popolare » Intervista a Francesco Reale , Presidente della sezione di Treviso di Democrazia Sovrana Popolare di Carlo Silvano Francesco Reale  ( foto in alto ),  Presidente della sezione di Treviso di Democrazia Sovrana Popolare (DSP), racconta la visione del suo movimento per la Marca t revigiana e per il Veneto: dalla crisi della sanità pubblica alla difesa delle piccole imprese, passando per il diritto alla partecipazione politica e la tutela del territorio. Un dialogo che vuole restituire centralità al cittadino e mettere in discussione le logiche aziendaliste che, secondo DSP, stanno svuotando la politica del suo ruolo originario.  Francesco Reale, quali sono, secondo lei, le principali criticità della provincia di Treviso che meritano di essere portate con urgenza all’attenzione del Consiglio regionale?  Prima di tutto, grazie per dare spazio e voce a Democrazia Sovra...

San Paolo, "Non conformatevi alla mentalità di questo secolo"

Romani 12, 1-2: “ V i esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto ” (Bibbia CEI del 1974). In questo brano Paolo ci ricorda che il vero altare non è fatto di pietra, ma di carne e cuore. Ogni giorno possiamo salire su quell’altare invisibile che è la nostra vita e dire a Dio: “ Eccomi, Signore, prendi ciò che sono ”. Offrire se stessi non è rinunciare alla gioia, ma trasformare ogni gesto – anche il più semplice – in amore donato. Lì, la vita quotidiana diventa liturgia. Nella logica del mondo, sacrificio significa perdita; nella logica del Vangelo, sacrificio è fecondità. Quando doniamo tempo, energie, pazienza o perdono, non stiamo perdendo: stiamo generando vita nuova. Dio n...